Obama e i leader dell'Ue decidono di mantenere le sanzioni alla Russia un altro anno

Obama e i leader dell'Ue decidono di mantenere le sanzioni alla Russia un altro anno

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Il presidente uscente Barack Obama e i leader dell'UE hanno deciso di mantenere le sanzioni contro la Russia per un ulteriore anno.

Nella sua ultima visita ufficiale in Europa, Obama si è oggi incontrato con i leader di Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito. Tra i principali temi all'ordine del giorno: l'estensione delle sanzioni contro la Russia, la cooperazione nel quadro della NATO, la lotta allo Stato Islamico (IS, ex ISIS / ISIL) in Iraq e la Siria, e le possibili nuove sanzioni contro Mosca per l'operato in Siria. 

"I leader hanno concordato sulla necessità di lavorare insieme per sostenere l'agenda transatlantica, soprattutto per portare la stabilizzazione in Medio Oriente e Nord Africa, così come assicurare la risoluzione diplomatica dei conflitti in Siria e in Ucraina orientale", ha dichiarato il presidente uscente. 

"I leader hanno inoltre affermato l'importanza di proseguire la cooperazione attraverso le istituzioni multilaterali, tra cui la NATO", ha aggiunto l'inquilino della Casa Bianca.

Curioso il fatto che un presidente uscente, dopo aver investito come "leader del mondo libero" il presidente di un altro paese, decida di vincolare chi lo sostiuirà a breve ad una decisione, il rinnovo delle sanzioni alla Russia, contraria all'indirizzo politico dichiarato in campagna elettorale. 
 
Sempre venerdì il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha tenuto un discorso in un evento ospitato dal Fondo Marshall degli Stati Uniti (GMF) in Germania, dove ha detto che l'Europa e gli Stati Uniti "sono partner economici e commerciali stretti" e devono combattere le potenziali minacce per l'alleanza. "La Russia, che viola il diritto internazionale. I disordini in Nord Africa e in Medio Oriente. La crisi dei rifugiati e le migrazioni. Il terrorismo internazionale. La guerra ibrida. E i cyber-attacchi ". Questi sono i pericoli elencati da Stoltemberg per la Nato. 
 

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