I "ribelli" avanzano con l'appoggio degli USA, ma Hezbollah avverte: Gli americani pagheranno a caro prezzo un loro attacco alla Siria
Nel silenzio totale dei media, è sempre più lampante il disegno degli USA, in collaborazione con la Giordania, di penetrare in territorio siriano appoggiando i cosiddetti "ribelli", ufficialmente per combattere l'ISIS, in realtà per rovesciare il governo siriano. Intanto, Hezbollah avverte gli USA che l'integrità territoriale della Siria non si tocca.
Il sogno a stelle e strisce dall'15 marzo 2011, per chi ancora non si fosse convinto, non è portare "democrazia" e "libertà" in Siria, ma dividerla in varie parti, indebolirla con il solo scopo di favorire il suo alleato in Medio oriente: Israele.
Con il pretesto di combattere l'ISIS, già nel nord della Siria, si è creato un cantone controllato dalle forze curde appoggiate dagli USA. La nuova manovra statunitense, negli ultimi mesi, come riportano vari media, è stata avviata anche a sud del paese arabo, con la complicità della Giordania, servendosi del sedicente Free syrian army(FSA), per penetrare in territorio siriano.
Come ha riferito il portale di notizie, 'Al Masdar news', le truppe del FSA sostenute dagli Stati Uniti e dalla Giordania sono penetrate nella Siria meridionale e hanno conquistato un grosso pezzo di territorio precedentemente sotto il controllo dell'ISIS a sud-est di Al-Sweida, Damasco e Homs.
Dopo aver acquisito l'intera area di Badiyah, a sud-est di Homs, FSA ha fatto la prima spinta verso il Governatorato di Deir Ezzor, dopo essere stato espulso dall'ISIS nel 2014.
Nel frattempo, a sud-est di Damasco, l'esercito arabo siriano sta facendo la sua spinta verso est, nel tentativo di liberare gran parte del territorio desertico sotto il controllo del FSA nei pressi della frontiera con la Giordania.
Per contrastare l'offensiva dell'esercito siriano a sud-est di Damasco, le forze nordamericane e giordane sono entrate nella Siria meridionale e hanno preso le postazioni presso il posto di confine di Tanf, per dissuadere le unità governative a spingersi verso questa zona.
Intanto, Hezbollah In una dichiarazione pubblicata, ieri, ha definito dubbie le manovre in corso degli Stati Uniti dei suoi alleati sul confine siriano-giordano.
La Siria e i suoi alleati, ha avvertito il movimento libanese, non resteranno solo guardare i movimenti degli Stati Uniti e dei suoi alleati al confine siro-giordano, ma monitoreranno le loro azioni in tutto il Medio Oriente.
Hezbollah ha anche denunciato che gli Stati Uniti con la motivazione di combattere l'ISIS, che non ha una presenza sul confine sirio-giordano cerca di rovesciare il governo siriano.
Il movimento di resistenza libanese ha ribadito che né il popolo né governo siriano o i suoi alleati accetteranno alcuna occupazione nordamericana, e "se gli Stati Uniti attaccheranno la Siria pagheranno un prezzo elevato".