Pentagono: L'ONU ha permesso agli Stati Uniti "di combattere l'ISIS" in Siria
Il segretario della Difesa USA, James Mattis 'giustifica' la presenza della forze armate del suo paese in Siria.
Il Segretario alla Difesa USA James Mattis ha dichiarato ieri, in una conferenza stampa, che l'ONU ha permesso al suo paese di entrare nel territorio siriano per combattere l'entità terroristica ISIS.
"Le Nazioni Unite, hanno detto in sostanza che possiamo perseguire l'ISIS. Siamo qui per strappargli il [territorio]", ha dichiarato il funzionario Usa rispondendo alla domanda di un giornalista su quale basse bisognasse considerare legittima la presenza di Washington in Siria.
"Ma questo non significa che stiamo lasciando [la Siria] e lasciamo riapparire l'ISIS [versione 2.0], mentre fingiamo di essere sorpresi", ha aggiunto Mattis, spiegando che per "andare avanti" è necessario continuare i negoziati a Ginevra sotto l'egida delle Nazioni Unite.
Inoltre, il capo del Pentagono ha sottolineato che gli Stati Uniti continueranno a "combattere [contro i terroristi"] fin quando non vogliono smettere". In questo senso, Mattis ha sottolineato che le forze armate nordamericane non lasceranno la Siria finché non sarà trovata una soluzione per situazione nel paese arabo. Secondo lui, il suo obiettivo è che la versione 2.0 dell'ISIS "esca dal territorio".
Mattis ha anche proposto un metodo per combattere i terroristi che si trovano ancora in Siria e in Iraq. "Devi prima distruggere il califfato fisicamente, non si può permettere che abbiano un rifugio", ha affermato.