Putin è di destra o di sinistra?
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di Omar Minniti
Chi pensa di catalogare Putin secondo le etichette della politologia italiana oppure occidentale, sbaglia di grosso. Putin è un prodotto della storia, della cultura e delle tradizioni russe. E' stato iscritto per decenni al partito comunista ed ha fatto parte del Kgb, ma oggi è leader di una formazione centrista, dentro cui coesistono liberali e nostalgici del socialismo. Ha criticato più volte la Rivoluzione d'Ottobre e Lenin, ma ha bollato il crollo dell'Unione Sovietica come una terribile catastrofe ed ha rivalutato Stalin. Viene apprezzato anche da elementi delle destre radicali, però in Russia ha sempre esaltato i valori dell'antifascismo e della Grande Guerra Patriottica, facendo approvare leggi severe contro le formazioni neonaziste.
Putin ha ripristinato lo storico inno dell'Urss, cambiandone il testo ed aggiungendo riferimenti religiosi. Sotto la sua presidenza, durante gli eventi ufficiali, l'aquila bicipite dei Romanov e le icone ortodosse si alternano alla stella rossa ed alla falce e martello, che a volte vengono esibiti contemporaneamente. Ha sanzionato la propaganda omosessuale tra i minorenni, ma le sue Mosca e San Pietroburgo sono capitali del turismo gay mondiale. Ha colpito spietatamente i terroristi jihadisti interni ed esterni, ma la maggior parte dei musulmani russi (il 15% della popolazione) lo sostiene e gode di ampia libertà religiosa. I rivoluzionari di Cuba, Venezuela e Bolivia lo reputano un alleato strategico, però la sua politica estera multipolare non gli impedisce di stringere accordi vantaggiosi per il suo paese con Orban, Erdogan ed i sauditi.
Putin è di sinistra? E' di destra? E' un compagno o un camerata? E' uno zarista o un comunista camuffato? No, Putin è... Putin il russo e basta. E, per le forze antimperialiste ed i paesi socialisti e sovrani, è un bene che ci sia e che continui a svolgere questo ruolo fondamentale.
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