Questo venerdì l'Argentina si mobilita per la sorte del primo giovane desaperecido dell'era Macri
L'appello di artisti, attori e delle storiche organizzazioni dei diritti umani del paese. Tutti mobilitati per la sorte di Santiago Maldonado
Telesur
Alle cinque di pomeriggio (ore argentine), Plaa de Mayo verrà popolata da manifestanti con foto di Santiago Maldonado, il primo desaperecido dell'Argentina di Macri.
Per chiedere notizie sulla vita di Santiago Maldonado, giovane scomparso dal primo agosto, gli argentini hanno organizzato una marcia questo venerdì dalla storica ed emblematica Plaza de Majo a Buenos Aires. Le storiche organizzazioni de Las Abuelas de Plaza de Mayo, las Madres de Plaza de Mayo, Línea Fundadora, lod Familiares de Desaparecidos y Detenidos por Razones Políticas e la Liga Argentina por los Derechos del Hombre, sono solo alcune delle organizzazioni dei diritti umani che hanno convocato la manifestazione di oggi davanti la Casa Rosada, sede dell'Esecutivo, per fare pressione sul governo di Macri.
"Ci mobilitiamo e ci concentriamo, senza bandiere di partiti, questo venerdì alla 17 a Plaza de Majo", hanno annunciato sulle reti sociali le organizzazioni dopo una conferenza stampa della leader delle Abuelas de Plaza de Mayo, Estela de Carlotto.
L'idea è che tutte le persone che si mobilitano portino una foto di Maldonado per mostrare forza e unità, hanno comunicato attraverso una nota congiunta le organizzazioni.
Ci si attende che in varie parti dell'Argentina oggi ci siano mobilitazioni similari. Inoltre, diversi collettivi della società argentina si sono espressi a favore della mobilitazione. Anche diversi artisti si sono espressi. "Ci mobilitiamo questo venerdì 11 agosto, alle 17, a Palaza de Majo", questo il messaggio diffuso da una serie di artisti argentini attraverso un video diffuso sulle reti sociali.
Il governo argentino ha offerto un riscatto di 500.000 pesos argentinos (circa 28.000 dollari) a chi possa dare informazioni sulla sorte del giovane attivista politico che il primo agosto è stato prelevato dalla polizia dopo una protesta nella comunità Lof Cushamen en Esquel, in provincia di Chubut. Da allora non si hanno più notizie.