Scaglione intervista Assad: "L'Europa fino ad oggi ha avuto l'unico ruolo di cooperare con gli obiettivi dei terroristi"

Scaglione intervista Assad: "L'Europa fino ad oggi ha avuto l'unico ruolo di cooperare con gli obiettivi dei terroristi"

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Dall'intervista di Fulvio Scaglione al presidente siriano Assad di oggi sull'Avvenire


Riportiamo alcuni stralci dell'intervista di Fulvio Scaglione al presidente siriano Assad oggi sull'Avvenire. Nella prima risposta che vi mostriamo per interezza vi è una sintesi degli ultimi anni in Siria asciugata dalla propaganda occidentale divenuta mai così bieca e immorale come nel caso di questa guerra per procura.
 

"Il problema siriano ha molti sfumature ed è reso ancor più complicato dalle ingerenze esterne. Attacchi terroristici come quello contro i pellegrini iracheni a Damasco sono avvenuti negli ultimi anni su base quotidiana, in certe fasi quasi ogni ora. Finché ci saranno terroristi in Siria ogni abitante del Paese sarà in pericolo, questo è certo. La domanda importante è: chi aiuta e sostiene i terroristi? Ed è una domanda che vorrei fare ai politici europei, che fin dall’inizio della crisi in Siria hanno preso una strada che ha portato alla distruzione del nostro Paese, alla diffusione del terrorismo in tutta la regione, al succedersi di attentati in Europa e alla crisi dei rifugiati. L’Europa, o per meglio dire l’Occidente perché la guida è sempre stata degli americani, ha avuto finora l’unico ruolo di cooperare con gli obiettivi dei terroristi. Non ha sostenuto alcun processo politico. Ne parla, ma senza intraprendere alcuna concreta azione. Per quanto riguarda Israele, è semplice: aiuta in modo molto diretto i terroristi, sia offrendo sostegno sia lanciando attacchi contro il nostro esercito lungo la linea di confine. L’Iran, al contrario, ci aiuta a combattere il jihadismo e ci sostiene dal punto di vista politico in Medio Oriente come presso la comunità internazionale.


Molto interessante anche la risposta di Assad sul ruolo delle Nazioni Unite:

"In primo luogo, è il popolo siriano che deve scegliere il proprio Presidente e decidere chi è il colpevole di questa guerra e delle sue conseguenze. Certo non le Nazioni Unite, che non hanno alcun vero ruolo. E sappiamo anche qual è la causa: dal crollo dell’Urss, alcuni Paesi del Consiglio di Sicurezza, cioè Usa, Francia e Gran Bretagna, hanno usato l’Onu per affermare i propri interessi e rovesciare i Governi che non si allineavano ad essi. Dovrei andarmene? Per me conta solo il parere dei siriani. L’Onu e qualunque altro politico fuori dalla Siria possono dire ciò che vogliono, non me ne curo. Comunque, quando si parla dei morti e dei rifugiati, sarebbe bene ricordare che la responsabilità di una parte di quelle tragedie ricade sull’Europa. Non direttamente ma per il sostegno offerto ai terroristi fin dal principio, definiti 'moderati' anche quando si capiva che quella moderazione era solo un’illusione. Non ci sono miliziani moderati, in Siria, sono tutti estremisti. E in ogni caso, quando hai un mitra in mano, uccidi persone e distruggi beni, sei un terrorista. In Siria come in Italia come in ogni altro Paese. Non ci sono 'killer moderati' o 'terroristi moderati'. Noi, almeno, non ne conosciamo".

E sui rifugiati:

Non tutti coloro che hanno lasciato la Siria lo hanno fatto a causa del terrorismo e delle distruzioni. Molti sono scappati per le difficoltà ulteriori portate dall’embargo decretato dall’Europa e dagli Usa, che ha reso ancora più difficile la vita della gente comune. Così l’embargo è diventato di fatto un alleato dei terroristi nello spingere i siriani a fuggire verso altri Paesi, in primo luogo quelli europei.

 

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