Atene ha chiesto spiegazioni formali al Fondo monetario internazionale dopo le rivelazioni di Wikileaks.
Sabato 2 aprile Wikileaks, l’organizzazione co-fondata da Julian Assange, ha pubblicato la trascrizione di una
conversazione avvenuta il 19 marzo 2016 tra due funzionari del Fondo Monetario Internazionale (FMI), il direttore per l'Europa del Fondo, Poul Thomsen, e il capo della missione dell'istituzione in Grecia, Delia Velculescu.
Nella conversazione è chiaro che l'istituzione finanziaria mira a creare le condizioni per un 'default' in Grecia in coincidenza con il referendum sull'uscita del Regno Unito dall'Unione europea.
Le informazioni trapelate mostrano anche che il FMI avrebbe minacciato di ritirarsi dalla troika dei creditori in caso di mancato accordo sul debito greco.
In aggiunta, il Fondo monetario internazionale ritiene che la minaccia di un evento, - leggi catastrofe economica - , è importante sia per fare pressione sulla Grecia affinché adotti misure di austerità, sia sulla Germania, per un alleggerimento del debito.
Il Fondo monetario internazionale ha rifiutato di commentare la situazione sostenendo che l'istituzione non commenta discussioni interne.
In questo contesto, l'economista e ricercatore presso l'Università di Buenos Aires, Ernesto Mattos, ritiene che il FMI agisce senza rendersi conto delle conseguenze delle sue politiche.