Siria, i gruppi "ribelli" si riuniscono per formare 'un nuovo esercito' con l'appoggio della Turchia
Il sedicente 'Esercito siriano libero (FSA) ha incontrato i funzionari turchi e il governo provvisorio dell'opposizione siriana per la consegna di tutte le frontiere al governo ad interim e la formazione di un esercito nazionale.
Come riportano vari media, ieri, si è svolta presso la sede delle forze speciali turche con l'aiuto del governatore di Gaziantep ed il governatore di Kilis, un incontro con il comandante delle forze speciali turche, i rappresentanti dell'intelligence turca, i membri del governo provvisorio della coalizione dell'opposizione siriana ed il vice presidente della coalizione, oltre ai leader delle fazioni dello Scudo dell'Eufrate, concordando quanto segue:
- Unificare la gestione delle frontiere delle zone sotto il controllo dello Scudo dell'Eufrate e di consegnarle al governo provvisorio.
- Raccogliere tutti le imposte dal passaggio della frontiera e collocarli in un fondo a disposizione del governo provvisorio.
- Distribuire equamente i fondi della tesoreria tra il governo provvisorio, i consigli locali e l'esercito siriano libero.
- La transizione delle fazioni armate verso la formazione di un esercito regolare in due fasi:
La prima tappa: la formazione di tre legioni
- La Legione dell'Esercito Nazionalista.
- Legione del Sultano Murad (turcomano).
- Legione del Fronte al Shami (che include le Brigate Nour Eddine al Zanki, l'Esercito del Mujahedeen, il Fronte Islamico, raggruppamento F'astaqem Kama Umert, il Fronte di Autenticità e Sviluppo, Ahrar al Sham, Souqour al Sham, il movimento Hazm e centinaia di altri gruppi armati).
La seconda fase che avverrà un mese dopo aver completato la prima, procederà a sganciare le fazioni delle loro denominazioni e costruire l'esercito regolare secondo quanto segue:
- Sotto ogni legione operano tre divisioni.
- Sotto ogni divisione operano tre brigate.
- Sotto ciascuna brigata operano tre battaglioni.
Durante la seconda fase, tutte le armi, le attrezzature e le sedi appartenenti alle fazioni armate saranno consegnate al Ministero della Difesa del governo provvisorio e l'accordo con coloro che non lo rispettano sarà invalidato.