L'offensiva dell'esercito siriano tra Homs, Hama e Raqqa mette in ginocchio il traffico di petrolio dell'ISIS
L'Esercito siriano combattendo l'ISIS sui tre fronti, quali sud-est Homs, est-Hama e sud-Raqqa, ha messo in grave crisi l'ISIS, riprendendo il controllo dei pozzi di petrolio, fondamentale risorsa del gruppo terroristico.
Come riferito dal portale di informazione 'Al Masdar News', guidato dalle sue forze di élite, le 'Tiger Forces, l'esercito arabo siriano ha liberato più di sei giacimenti petroliferi in mano all'ISIS questa mattina, portando ad un'altra grande perdita per il suddetto gruppo terroristico.
A far peggiorare la situazione per l'ISIS, la spinta delle Tiger Forces a sud-est di Raqqa, per giungere verso le più aree ricche di petrolio tra questa provincia e quelle vicine situate in quella di Homs.
L'esercito siriano probabilmente continuerà a spingere a sud di Raqqa nei prossimi giorni, cosa che metterà in pericolo il commercio e il bastione petrolifero dell'ISIS nella centrale Siria.
Inoltre, le truppe siriane, hanno anche un'altra missione, ovvero liberare la grande parte del territorio sotto il controllo dell'ISIS nel centro della Siria.
Da quando ha lanciato le sue offensive nei governatori di Hama, Homs e Raqqa, l'esercito arabo siriano è riuscito a liberare decine di villaggi, campi di petrolio e gas e colline che erano una volta saldamente sotto il controllo del gruppo terroristico, un successo per nulla preventivato fino a 2 anni fa.
Nonostante questi enormi progressi, l'esercito siriano e i suoi alleati hanno ancora molta strada da fare per espellere definitivamente l'ISIS dalla Siria centrale.
Tuttavia, con un numero significativo di rinforzi che si sono riversati sui fronti delle zone orientali di Salamiyah e Palmira, le forze armate siriane stanno preparando un altro attacco importante nelle prossime settimane, mentre cercano di coprire il gap di territorio da liberare tra i governatorati di Raqqa e Homs.