Brasile: le ragioni che possono portare alla destituzione di Temer
da teleSUR
Il Tribunale Superiore Elettorale (TSE) del Brasile giudicherà l’attuale presidente per presunte irregolarità nel finanziamento della campagna di Dilma Rousseff nel 2014, allorquando Michel Temer era vicepresidente.
Il giudizio potrebbe costare l’incarico a Temer, che governa il paese dallo scorso agosto quando Rousseff è stata destituita dal suo incarico per presunte irregolarità nei conti pubblici.
Perché un giudizio?
In occasione delle elezioni del 2014, Dilma Rousseff (PT) insieme al vicepresidente Michel Temer (PMDB) risultarono rieletti per il periodo 2015-2018.
Dopo la rielezione il Partito della Social Democrazia Brasiliana (PSDB) ha accusato i vincitori di aver utilizzato per la campagna fondi distratti dalla compagnia petrolifera statale Petrobras.
Il 18 dicembre del 2014 il PSDB che allora era un partito di opposizione promosse un’azione contro la presidente Dilma Rousseff. Tuttavia, la situazione mutò quando il PMDB di Temer e altri partiti ritirarono il proprio appoggio a Rousseff per unirsi nel congresso e portare avanti l’impeachment. Il PSDB non tardò ad appoggiare Temer.
Temer approfittò del momento per prendere le redini del paese.
Adesso la massima autorità elettorale del Brasile indaga Temer e la sua difesa ha chiesto che sia giudicato separatamente da Rousseff per evitare che l’incarico del presidente sia annullato in caso di condanna, così come accaduto a Dilma Rousseff.
Cosa può accadere
Se il TSE arriva a terminare il mandato, Temer sarà allontanato dal suo incarico e il Congresso, secondo quanto stabilito dalla Costituzione, dovrà eleggere un nuovo presidente per concludere il mandato iniziato da Rousseff.
Quando comincia il giudizio?
Il giudizio parte il prossimo martedì e probabilmente sarà composto da quattro sessioni nelle quali l’accusa, la difesa e il Pubblico Ministero avranno l’opportunità di presentare i propri argomenti.
(Traduzione dallo spagnolo per l’AntiDiplomatico di Fabrizio Verde)