Una 'distruzione' dell'Eurozona è necessaria se i paesi vogliono tornare a prosperare. Jürgen Stark
Jürgen Stark, membro del comitato esecutivo della BCE durante la crisi finanziaria, ha detto che è il momento di "pensare l'impensabile" e lavorare per un "reset" dell'Europa. "Dobbiamo essere creativi. Per essere creataivi occorre distruggere qualcosa"
L'ex vice-presidente della Bundesbank tedesca ha proposto la creazione di una zona euro a due velocità con Francia, Olanda, Belgio, Germania, Lussemburgo, Austria e Finlandia da una parte e i paesi come Grecia, Spagna, Portogallo e Italia dall'altra.
Stark ha detto che paesi come l'Italia, che ha visto la sua economia ristagnare dopo la crisi, starebbero meglio al di fuori dell'area della moneta unica.
“Da metà Anni 70 fino alla fine degli Anni 90, l’Italia era abituata a svalutare la lira. Forse è quello di cui ha bisogno per tornare a essere competitiva”.
Nel corso di un evento organizzato da ETF Securities, Stark ha detto attuali paesi destinatari della politica accomodante della BCE potrebbero anche "cavarsela" nei prossimi anni e avvicinarsi "per coincidenza".
Tuttavia, ha detto al Telegraph che i problemi della zona euro potrebbero riemergere, a prescindere dal panorama politico.
"Nel lungo periodo, nel contesto di un reset europeo, si deve discutere la questione se sia ancora opportuno mantenere insieme questi paesi con differenti strutture economiche e diverse performance economiche. Non vi è più alcuna convergenza.
"Abbiamo avuto divergenza piuttosto che convergenza ... fin dall'inizio."