“La Corea del Nord ha messo in ginocchio gli USA e i media si rifiutano di accettare la realtà".... Parola di LUISS!
“La Corea del Nord ha messo in ginocchio gli Stati Uniti ed è incredibile come i media italiani si rifiutino di rappresentare i fatti correttamente. (…) Che gli Stati Uniti siano paralizzati è reso evidente dal comportamento di Trump. Quando la Casa Bianca ritiene assolutamente prioritario abbattere un nemico, scavalca l’Onu e passa all’attacco frontale. Accadde con Saddam Hussein. (…) Ben diverso è oggi il comportamento di coloro che guidano la Casa Bianca. A ogni nuovo test missilistico o nucleare, Trump fa due “mosse”, sempre le stesse, nessuna delle quali contempla l’avvio di un’azione militare. La prima mossa è quella di precipitarsi al Consiglio di Sicurezza dell’Onu per chiedere, con voce supplice, di inasprire le sanzioni. (…) La seconda mossa di Trump è quella di rivolgersi, con voce piangente, a Russia e Cina per chiedere loro di fare qualcosa. È evidente che Trump chiede aiuto a Putin e Xi Jinping perché non può aiutarsi da solo.”
Non sono affermazioni pubblicate sul sito di qualche sfegatato antimperialista ma su uno dei più blasonati think-tank italiani – quello della LUISS – e proferite, per giunta, da uno attento studioso - Alessandro Orsini – che non può certo essere additato come un esagitato rivoluzionario.
Ma cos’altro possono fare i media sulla Corea del Nord se, come giustamente afferma Orsini, si rifiutano di accettare la realtà? Semplice: si trastullano con la fiction. Già un mese fa il Corriere della Sera ci illustrava, nei minimi dettagli, il piano “ultrasegreto” USA (condotto dagli immancabili Navy Seal - Team 6 partiti dalla portaerei Carl Vinson) per uccidere Kim Jong-un. Oggi è la volta de Il Sole-24 ore che ci decanta la preparazione della “Decapitation Unit” (“Forze speciali simili a quelle che abbiamo visto al cinema in azione qualche anno fa…”) pronta anch’essa a decapitare i vertici dello “stato canaglia” di turno.
Intanto mentre un video Youtube sta facendo riflettere gli USA sulla loro disfatta, Holywood annuncia l’uscita di ben tre film che si concludono con l’eliminazione di Kim Jong-un.
Meglio così. L’indimenticabile Massimo Troisi rifletteva sugli Americani che fanno le guerre per trovare soggetti per i loro film; speriamo che ora facciano film perché non possono fare una guerra.
Francesco Santoianni