Siria: la Francia, sponsor del terrorismo, non farà parte del processo di pace
La Francia "non è abilitata" a svolgere un ruolo nel processo di pace in Siria, per il suo supporto al terrorismo ha le mani macchiate del sangue dei siriani, ha avvertito il Ministero degli Affari Esteri siriano in un comunicato.
Nella lettera, inviata in due copie alle Nazioni Unite (ONU) e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC), il Ministero degli Esteri siriano in risposta alle recenti dichiarazioni fatte dall'ambasciatore francese alle Nazioni Unite, François Delattre, sulla situazione in Siria e ha affermato che Parigi non ha mai smesso la sua politica di accuse e diffusione di "bugie" sulla Siria.
Considerando che le accuse mancano di "credibilità", il dicastero siriano è convinto che questa politica della Francia cerchi in primo luogo di "manipolare la verità" e proteggere il gruppo terroristico di Al-Nusra (che si fa chiamare Fronte Fath Al-Sham), filiale siriana di Al-Qaeda.
"Fin dall'inizio della crisi, la Francia ha portato il sostegno alle organizzazioni terroristiche e terroristiche in Siria, in particolare il Fronte Al-Nusra e dei suoi alleati", si legge nella lettera, pubblicata dall'agenzia SANA.
Il ministero siriano ha basato le sue argomentazioni su video e audio registrati che confermano la "verità" sul sostegno finanziario di Parigi agli estremisti.
Rifiutando gli atteggiamenti "ostili" e le minacce dell'Eliseo che cercano di imporre la pressione politica sulla "sovranità" della Siria, il Ministero degli Esteri siriano ha chiesto al Consiglio di sicurezza di porre fine agli atti di Parigi, che "minano la credibilità e l'affidabilità" dello stesso organismo.