Manuel Zelaya: «Il Venezuela e' vittima di un'aggressione selvaggia e brutale»
L'ex presidente dell'Honduras denuncia il carattere fascista degli atti contro il paese sudamericano
Quella che soffre il Venezuela «è un’aggressione fascista, conservatrice e fascista, comparabile solo con il genocida e criminale bloqueo, in atto contro Cuba», a parlare è l’ex presidente dell’Honduras, Manuel Zelaya. Un uomo che si intende di aggressioni visto che è stato rovesciato attraverso un golpe.
Giunto a Caracas per la Giornata dell’Amore e la Lealtà verso il Comandante Hugo Chavez, l’ex presidente dell’Honduras ha evidenziato che il Venezuela è sottoposto all’aggressione «più selvaggia, violenta e brutale» che si sia mai vista in America Latina.
Parlando del presidente Nicolas Maduro, Zelaya ha assicurato che «avendo già superato la prova del fuoco» viste le ripetute e violente aggressioni, il presidente venezuelano è «figlio di Chavez ed erede di Bolivar, Marti, Morazan e Fidel».
In merito al colpo di Stato che riuscì a rovesciare il suo governo, l’ex presidente ha affermato che «Chavez ci ha insegnato a resistere alle aggressioni senza paura». Manuel Zelaya ha infine invitato i socialisti di tutto il mondo ad affiancare il Venezuela: «Se esistono socialisti nel mondo, devono stare qui in Venezuela al fronte della battaglia. Oggi la battaglia è in Venezuela e dobbiamo schierarci in prima linea».