Catalogna, quando Rajoy e i suoi amici nell'Ue sostenevano il plebiscito illegale in Venezuela

Catalogna, quando Rajoy e i suoi amici nell'Ue sostenevano il plebiscito illegale in Venezuela

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Repressione brutale, irruzione e raid nelle sedi politiche regionali, 14 arresti, prigionieri politici e stop coatto al voto popolare previsto.



Per i lettori meno attenti o maggiormente intossicati dalle fake news propalate quotidianamente dal circuito informativo mainstream, precisiamo che si tratta della Spagna, non del Venezuela guidato dal ‘dittatore’ Nicolas Maduro. 

La polizia militare spagnola ha effettuato questa mattina arresti e perquisizioni nelle sedi del governo catalano a Barcellona. L’oggetto del contendere è il referendum per sancire l’indipendenza dello Stato di Catalogna da Madrid: le forze di polizia hanno inoltre provveduto a sequestrare l’80% circa delle notifiche di convocazione ai seggi referendari destinate agli elettori per il voto in programma il 1 di ottobre. Un voto dichiarato illegale all’inizio di settembre dal Tribunale Costituzionale spagnolo.

A questo punto una domanda sorge spontanea: se ad agire in questo modo fosse stato il ‘dittatore’ Maduro in luogo del ‘democratico’ Rajoy quale sarebbe stata la reazione di stampa e governi occidentali? Dov’è finita lady PESC, Federica Mogherini, o il povero presidente del Parlamento Tajani che strepitano e braitano un giorno sì e l’altro pure contro il legittimo governo in Venezuela?

A questo punto conviene fare un passo indietro perché possiate capire il livello con cui i media hanno intossicato il dibattito. In Venezuela, domenica 16 luglio, si è tenuto un referendum illegale: il "plebiscito" convocato da quelle destre che, non essendo riuscite a destituire il legittimo governo con le violenze e il terrorismo nelle strade che hanno prodotto oltre 100 e più di mille feriti, sono passate alla ricerca di un governo parallelo attraverso una votazione, che non era proprio prevista dalla Costituzione venezuelana. Nonostante l’operazione fosse illegale e dal chiaro retrogusto golpista, il governo ha consentito lo svolgersi del plebiscito senza alcuna repressione. Ma per giorni e giorni avete letto dai giornali “liberi” di quanto fosse dittatoriale il governo di Caracas. 

E’ stato proprio il presidente del Venezuela Maduro a rimarcare la doppia morale di alcuni personaggi, Mariano Rajoy in primis, lo scorso luglio. «Mariano, hai già abbastanza grattacapi con la questione della Catalogna, lascia perdere il Venezuela! Per Mariano Rajoy un referendum parallelo allo Stato è legale, invece un referendum voluto dal popolo catalano per dare voce a chi da decenni reclama l’indipendenza dallo Stato spagnolo non sarebbe legale. Su quali basi affermi, Rajoy, che il referendum del popolo catalano sarebbe illegale?». Questo il preciso rilievo di Maduro dove emerge con forza la solita doppia morale occidentale nei confronti del Venezuela.

In seguito alla stretta repressiva di oggi, il presidente catalano Carles Puigdemont ha chiosato: «Il governo (di Rajoy ndr) ha oltrepassato la linea rossa che lo separava dai regimi totalitari ed è diventato una vergogna democratica». Una vergogna democratica, la Spagna (UE).

Fabrizio Verde

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La tigre di carta è nuda di Clara Statello La tigre di carta è nuda

La tigre di carta è nuda

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti