Venezuela, l'ambasciatore Rodriguez: «I veri agenti della violenza in Venezuela sono le grandi compagnie petrolifere»
In una delle università più prestigiose e antiche in Italia e in Europa, l'Università di Siena, Ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Julián Isaías Rodríguez Díaz ha partecipato alla conferenza "La voce dei popoli. La situazione venezuelana nel contesto geopolitico", organizzata dall'associazione studentesca Cravos Siena.
Durante il suo discorso, il Diplomatico Bolivariano ha riferito al pubblico che la chiave per comprendere ciò che sta accadendo in Venezuela è il petrolio: "I veri agenti della violenza in Venezuela sono le grandi compagnie petrolifere e i loro alleati, utilizzate come piattaforma per tentare di provocare una guerra civile nel nostro paese. Screditano il nostro paese per giustificare l'intervento per attaccare la nostra sovranità", ha affermato.
Il costituzionalista venezuelano, Isaías Rodríguez ha anche chiarito le principali caratteristiche dell'attuale Costituzione venezuelana, vigente a partire dal 1999, mettendo in evidenza le differenze sostanziali con le costituzioni europee, come la divisione dei poteri, i meccanismi di partecipazione democrazia diretta, il divieto a livello costituzionale del sistema neoliberale, la figura dell'Assemblea Nazionale Costituente (ANC) e la protezione dei diritti individuali e sociali di tutti i cittadini.
"Il Governo Bolivariano ha cercato - nonostante una guerra economica senza precedenti - di garantire e rafforzare i diritti individuali e sociali dei venezuelani attraverso le varie missioni e l'assistenza in ambito sanitario, dell'istruzione e delle abitazioni, come pochi paesi nel mondo".
L'ambasciatore, Isaías Rodríguez, ha denunciato le pressioni esercitate dagli Stati Uniti e dal Canada attraverso le sanzioni economiche contro il paese di Bolivar e, allo stesso tempo, "ha invitato l'Unione Europea a riflettere e riconsiderare la loro decisione, considerando che le sanzioni colpiscono sempre tutti i cittadini, e che il dialogo e la ricerca della pace rappresentano l'unica strada possibile".
All'evento accademico ha inoltre partecipato - via Skype- il giornalista italo-venezuelano Ennio Di Marcantonio, che ha ripercorso brevemente la storia del Venezuela, dall'arrivo del Comandante Hugo Chávez Frías alla situazione attuale.
Di Marcantonio ha sottolineato le conquiste sociali e politiche del processo rivoluzionario, l'inclusione di tutti i cittadini nella vita politica del paese, i tentativi di diversificare l'economia, la rivendicazione delle lotte sociali e della difesa dei diritti fondamentali e, allo stesso tempo, ha denunciato la campagna mediatica internazionale che cerca di screditare l'immagine del paese.
L'attività si è conclusa con l'intervento del pubblico composto da studenti, professori e cittadini italiani e stranieri, che hanno approfondito diverse problematiche legate all'attuale situazione del Paese: il processo costituente, gli obiettivi e il ruolo dell'ANC; l'unità dell'America Latina e le nuove misure economiche attuate dal governo venezuelano per affrontare e risolvere la grave crisi economica indotta.
L'associazione studentesca Cravos Siena, mira a stabilire nuove aree di aggregazione e discussione all'interno dell'università italiana e contribuire alla lotta contro il fascismo, la discriminazione di genere, il razzismo e l'omofobia. In questo senso, incoraggia la creazione di momenti di dibattito e confronto.