Venezuela: denunciata la campagna mediatica volta a giustificare l'intervento esterno
Il presidente Maduro e il Congresso della Patria Internazionale denunciano le ingerenze imperiali in Venezuela
(VIDEO) @NicolasMaduro: Por ahora y para siempre seguiremos venciendo las conspiraciones pic.twitter.com/Kx524i5YUD
— Prensa Presidencial (@PresidencialVen) 15 luglio 2016
«La campagna mondiale dei media internazionali contro il Venezuela serve a giustificare la violenza contro la patria venezuelana che fino a questo momento abbiamo sconfitto», queste le parole del presidente Maduro pronunciate in occasione della commemorazione dei 200 anni dalla morte del generale, patriota e politico venezuelano Francisco de Miranda, tenutasi a Caracas.
Il capo dello stato ha denunciato che in Venezuela viene promosso «un rovesciamento violento» del legittimo governo che però non andrà a buon fine. «Adesso e per sempre sconfiggeremo tutte le cospirazioni» ha dichiarato Maduro.
«Non esiste impero sulla Terra che possa sottomettere, dominare e mettere in ginocchio il popolo venezuelano. Con tutti questi attacchi fortifichiamo il nostro morale e il nostro lavoro», ha sottolineato Maduro riferendosi alla chiusura del conto della Banca Centrale del Venezuela (BCV) annunciata da Citibank.
Intanto, 22 delegati provenienti da 17 paesi che hanno preso parte al Congresso della Patria, capitolo Internazionale, svoltosi a Caracas, hanno ribadito il proprio sostegno al progetto bolivariano. Nella dichiarazione finale dell’incontro si legge: «Esprimiamo solidarietà incondizionata alla Rivoluzione Bolivariana, in questo momento dove la destra internazionale capeggia una brutale campagna di disinformazione sulla realtà sociale, economica e politica venezuelana».
Tra i delegati, l’attivista colombiana per i diritti umani Piedad Córdoba, che ha dichiarato: «Il Congresso della Patria Internazionale, lancia l’allarme sugli assalti imperiali che subisce il Venezuela. L’unico peccato della patria di Bolivar e Chavez, è stato quello di avviare un processo di liberazione dall’impero».
L’attivista colombiana termina il proprio intervento con una sicurezza: «Il Venezuela non è solo, con esso vi sono i popoli dell’America Latina e del mondo che non arretrano di fronte all’imperialismo».