La CIA ammette: la Russia ha complicato la vita agli Stati Uniti in Siria
Secondo il direttore della CIA, Mike Pompeo la Russia non è interessato a lasciare la Siria, perché ama immischiarsi negli affari degli Stati Uniti nella regione.
Il direttore della CIA ha fatto le sue osservazioni all'Aspen Security Forum, tenutosi nello stato del Colorado, nel quadro del vertice annuale dell'intelligence e della sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Nel corso del vertice, Pompeo ha sostenuto che la Russia sarebbe rimasta in Siria, in quanto a suo parere, Mosca non vuole perdere il controllo della sua base navale a Tartus, che consentirebbe l'accesso al Mar Mediterraneo, come riportato dal quotidiano britannico 'The Guardian'.
In questo contesto, l'alto funzionario ha precisato: "Penso che i russi hanno trovato un posto nel mondo per rendere la nostra vita più complicata, e penso che hanno trovato qualcosa di utile."
Egli ha anche sottolineato che le prove in suo possesso, può assicurare che la Russia ha condotto una strategia minimale contro il gruppo terroristico ISIS, aggiungendo qualsiasi suggerimento che Mosca sia stata un alleato degli Stati Uniti in Siria, sarebbe poco rigoroso da affermare da parte sua.
In un altro punto nel suo discorso, Pompeo ha ribadito la sua convinzione che la Russia è intervenuta nelle ultime elezioni presidenziali negli Stati Uniti e ha descritto il rapporto tra le due nazioni come "complicato".
Tuttavia, ha espresso la speranza che, ad un certo punto, i due paesi trovino un posto nel mondo per combattere insieme il terrorismo.
In conclusione, egli ha sottolineato che è difficile immaginare una Siria stabile con il presidente Bashar al-Assad, che ha il sostegno di Russia e Iran.