Scalfari vorrebbe imporre il quorum anche nel referendum del prossimo ottobre
Eugenio Scalfari è già pronto per il referendum del prossimo ottobre. Con Napolitano sono ormai gli attempati paladini del profondo deterioramento giurdico, economico e sociale in corso nel nostro paese.
Qual è l'ultima trovata del fondatore di Repubblica? Inserire il quorum anche per il referendum confermativo sulle riforme costituzionali appena approvate dal Parlamento.
È evidente che esistono delle connessioni, senz'altro improprie, tra il referendum sulle trivelle e quello del prossimo ottobre sulla Costituzione. Segnalo a questo proposito, come ho già fatto più volte nelle scorse settimane, che il referendum costituzionale non prevede alcun quorum. Un'ipotesi provocatoria ma teoricamente legittima è che ad un referendum senza quorum potrebbero partecipare soltanto una ventina di persone e in questo caso accadrebbe che undici di loro rappresentano la maggioranza e impongono il risultato referendario a tutti gli altri.
Se a forza di dettare la linea al paese continueranno ad essere Napolitano e Scalfari finirà che si voteranno solo venti persone in Italia. E, a quel punto si coronerà, il sogno dei due novantenni che tengono sotto scacco la vita del Pd e quindi del paese: applicare compiutamente il modello di "democrazia" degli Stati Uniti, dove i cittadini non votano più di fronte a scelte identiche.
Se a forza di dettare la linea al paese continueranno ad essere Napolitano e Scalfari finirà che si voteranno solo venti persone in Italia. E, a quel punto si coronerà, il sogno dei due novantenni che tengono sotto scacco la vita del Pd e quindi del paese: applicare compiutamente il modello di "democrazia" degli Stati Uniti, dove i cittadini non votano più di fronte a scelte identiche.