Londra finanzia la "propaganda" dell'opposizione 'moderata' siriana
Il Regno Unito spende milioni di sterline per finanziare le operazioni mediatiche della cossiddetta "opposizione moderata siriana" nel contesto di quello che David Cameron definisce "propaganda di guerra" contro lo Stato islamico, riporta il Guardian.
Il servizio stampa è controllato dal Ministero della Difesa del Regno Unito e ha lo scopo di produrre video, foto, rapporti militari, programmi radiofonici, e post sui social network con il logo dei gruppi di opposizione al fine di migliorare l'immagine delle fazioni ribelli che il governo britannico considera "opposizione armata moderata".
I materiali vengono fatti circolare sui media radiotelevisivi arabi e pubblicati on-line senza alcuna indicazione del coinvolgimento del governo britannico.
Attraverso il Conflict and Stability Fund, Londra ha speso 2,4 milioni di sterline a "supporto alle operazioni mediatiche e alla comunicazione strategica dell'opposizione siriana moderata", scrive il Guardian che ha potuto consultare i documenti relativi al progetto.
L'operazione del Regno Unito a servizio di questi gruppi è iniziata dopo che il governo britannico non è riuscito a convincere il Parlamento a sostenere l'azione militare contro il presidente siriano Bashar Assad. Così, nell' autunno del 2013, il Regno Unito ha deciso di agire dietro le quinte per influenzare il corso della guerra in Siria, in particolare plasmando la percezione dei gruppi di opposizione.
Questa operazione di comunicazione è fornita ai gruppi Harakat Hazm e Jaysh al-Islam, sospettati di ricevere sostegno militare e finanziario dagli Stati Uniti e l'Arabia Saudita. Tuttavia, la Russia, che ha sempre chiesto un chiarimento del termine "opposizione moderata" , ha elencato questi gruppi nella sua lista delle organizzazioni terroristiche. Il ministero degli Esteri russo ha più volte detto di non riuscire a classificare i terroristi in "buoni" e "cattivi". Human Rights Watch ha identificato Jaysh al-Islam come i probabili rapitori di quattro attivisti per i diritti umani nel dicembre 2013.
L'operazione è parte di un più ampio sforzo di propaganda incentrato sulla Siria, con altri elementi destinati a promuovere "i valori moderati della rivoluzione" e contribuire a plasmare un senso di identità nazionale siriano che respingere sia il governo di Assad che l'ISIS, spiega il Guardian.
Il contratto per sostenere l'opposizione armata moderata è stato brevemente detenuto dalla Regester Larkin, una società di consulenza di comunicazione internazionale guidata da un ex tenente colonnello dell'esercito britannico che aveva anche lavorato come specialista di comunicazione strategica presso il Ministero della Difesa.L'ex ufficiale ha poi creato la Innovative Communications & Strategies, o InCoStrat, che ha rilevato il contratto a partire da novembre 2014.