Mons. Gudziak: "Quello che succede in Ucraina può causare una crisi migratoria maggiore di quella della Siria"
In un'intervista a Radio Vaticana, mons. Borys Gudziak, eparca di San Vladimiro il Grande a Parigi, responsabile dei rapporti con l’estero della Chiesa ucraina greco-cattolica, ha denunciato il silenzio dell'Europa sulla guerra in Ucraina con queste parole:
La parola ‘conflitto’ è una parola molto leggera. C’è una guerra in corso già da due anni e ci sono persone uccise ogni giorno. Si può immaginare una strage come quella di ‘Charlie Hebdo’ quasi ogni settimana. Diecimila persone sono state uccise e cinque milioni sono toccate direttamente dalla guerra e più di due milioni sono i rifugiati. Allo stesso tempo, c’è la crisi economica, per cui tutta la popolazione è molto impoverita e la sofferenza è grande: si fanno operazioni chirurgiche senza anestesia; ci sono persone con diverse malattie che non possono accedere alle cure o ricevere le medicine e ci sono centinaia di bambini fuori dalle scuole, fuori dalle case. L’appello di Papa Francesco è molto importante, perché anche le gerarchie cattoliche in Europa pensano che tutto sia finito, tutto sia calmo. A causa della grande crisi in Medio Oriente, oggi, l’attenzione mediatica è "girata" dall’altra parte. Ma quello che succede in Ucraina potrebbe causare una crisi europea migratoria molto più grande di quella della Siria.