Austria. La Corte Costituzionale ha annullato il risultato del ballottaggio delle elezioni presidenziali
La Corte costituzionale austriaca ha accolto il ricorso presentato dal candidato del Partito della Libertà, Norbert Hofer, e ha deciso che il ballottaggio per le elezioni presidenziali, vinto lo scorso 22 maggio dal candidato dei Verdi, Alexander Van der Bellen, va annullato a causa delle irregolarità verificatesi nelle operzioni di scrutinio.
Van der Bellen aveva battuto il candidato dell’estrema destra Norbert Hofer ottenendo il 50,3 per cento e superando Hofer di circa 30mila voti.
Sono stati i voti postali a decretare la vittoria del leader dei Verdi, Alexander Van der Bellen, impedendo a Norbert Hofer di diventare il primo capo di Stato di estrema destra dell' UE.
La vittoria di Van der Beldern, che ha guidato una campagna del "Ho sperimentato come l'Austria è uscita dalle rovine della seconda guerra mondiale, causata dalla follia del nazionalismo" è stata una grande sorpresa per molti elettori, che avevano previsto una vittoria di Hofer a seguito di un primo turno delle elezioni presidenziali che lo ha visto spazzare la concorrenza, incluso il candidato dei Verdi.
I 750.000 postali voti - circa il 12% dei 6,4 milioni di elettori registrati in Austria - hanno reso incerto il risultato. Nella votazione in patria, Van der Bellen ha prevalso in nove delle dieci principali città dell'Austria, mentre Hofer ha dominato nelle zone rurali.
Sebbene la Presidenza austriaca è in gran parte una carica cerimoniale, la vittoria di Hofer sarebbe stata molto più simbolica, e avrebbe messo in evidenza le profonde divisioni nella società austriaca, uno dei paesi europei più ricchi dell'Ue.
Di conseguenza, l'UE aveva un interesse distinto nel non vedere una vittoria del candidato dell'estrema destra e sembrava quasi esserci riuscita.