Raul Castro: gli Usa devono restituire Guantanamo e porre fine al blocco
Il presidente cubano, Raul Castro, ha chiesto agli Stati Uniti di restituire il territorio di Guantánamo, durante il suo intervento al terzo vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (Celac) che si sta tenendo in questi giorni in Costa Rica.
"Il ripristino delle relazioni diplomatiche è l'inizio di un processo verso la normalizzazione delle relazioni bilaterali, ma questo non sarà possibile finchè esiste il blocco, fino a quando non si restituisca il territorio illegalmente occupato dalla base navale di Guantánamo, non cessino le trasmissioni radiali e televisive violatrici delle norme internazionali e non si abbia il giusto risarcimento per la nostra gente per il danno umano ed economico che ha subito", ha sottolineato Castro.
"Il problema principale non è stato risolto, il blocco economico, commerciale e finanziario, che sta causando enormi danni umani ed economici, ed è una violazione del diritto internazionale, deve cessare", ha aggiunto Castro, che ha dichiarato inoltre di riconoscere che il cammino per ottenerlo sarà "lungo e difficile ".
Castro ha riconosciuto l'appello lanciato la scorsa settimana dal presidente americano al Congresso per porre fine all'embargo in vigore dal 1962, ma ha sollecitato un avanzamento ulteriore della questione: "Potrebbe usare con determinazione le sue ampie facoltà esecutive per modificare sostanzialmente l'embargo, anche senza i poteri decisionali del Congresso".
Inoltre, Castro ha condannato duramente la "militarizzazione" degli Stati Uniti e dei suoi alleati della Nato, accusandoli di voler portare i loro domini fino al confine con la Russia. Castro ha altresì difeso la Russia per le “ingiuste” sanzioni internazionali poste su di essa.
L’intervento di Castro al vertice è la prima apparizione davanti ai suoi colleghi latinoamericani dallo storico annuncio del 17 dicembre sulla riconciliazione tra Cuba e gli Stati Uniti, dopo mezzo secolo di ostilità. "Alcune forze negli Usa cercheranno di interrompere questo processo che inizia,", ha avvertito Castro.
A sua volta Francisco Barahona, professore di Relazioni Internazionali, ritiene che questioni come Guantanamo sono "ingiustizie ereditate dall’imperialismo e dal colonialismo".