Venezuela: senza Rivoluzione Bolivariana la povertà sarebbe alle stelle
Dopo tre anni di dura guerra economica e con una crisi scatenata dalla drastica caduta del prezzo del petrolio «senza la Rivoluzione Bolivariana in Venezuela la povertà sarebbe all’88%», con queste parole il vicepresidente per la Pianificazione e la Conoscenza, Ricardo Menéndez, ha posto in risalto il ruolo svolto dalla Rivoluzione Bolivariana in questi anni difficili per l’economia venezuelana.
Menéndez intervenuto nel corso del forum ‘La Statistica come strumento di Governo’ tenutosi a Caracas, ha evidenziato come le missioni sociali del governo abbiano costituito «un muro di contenimento e protezione della società». Chiaro è il riferimento a quanto avviene in paesi - come l’Italia - dove al primo accenno di crisi i vari governi, senza distinzione tra i cosiddetti centrodestra e centrosinistra, procedono con tagli draconiani al welfare state.
Si è inoltre sottolineato che negli ultimi tre anni vi sono stati ben 31 aumenti salariali volti a contenere la dinamica inflazionista che colpisce il paese. Così come è stato evidenziato che nonostante la forte crisi, la povertà estrema è stata ridotta passando dal 9,5% al 9,3%.