N. Lilin: "L'Italia esca ora dalla Nato e dia sei mesi agli americani occupanti per lasciare il paese"

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"Il secondo passo: revocare le sanzioni alla Russia per poi diventare con un gasdotto esclusivi distributori del gas russo in Europa"

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In un'intervista rilasciata oggi al blog di Grillo, lo scrittore di origine russe Nicolai Lilin ha ricordato come sulla crisi in Ucraina “tutto è stato manipolato dai media e ce l'hanno presentata come una rivoluzione del popolo ucraino, ma non è stato così. Il popolo ucraino è quasi sempre stato governato da presidenti fantocci e l'attuale, Poroschenko, sostenuto dall'UE, ne è la massima espressione. Il suo è un governo terrorista”.  

E, prosegue Lilin, in una fase in cui per seguire la folle strategia di politica estera americana per interessi economici e geopolitici statunitensi, l'Ue sta filtrando con scenari di terza guerra mondiale, l'Italia deve uscire dalla Nato immediatamente “e dare un tempo di sei mesi agli americani affinché lascino la nostra terra. Dopo di che bisogna ridurre il personale dell'ambasciata Usa, chiedere un cambio della loro rappresentanza diplomatica in Italia perché in gran parte oramai sono occupanti, e come tali si comportano. Il secondo passo è revocare immediatamente tutte le sanzioni nei confronti della Russia, quindi inviare dei nostri rappresentanti a Mosca e stringere un accordo per la realizzazione di un nuovo gasdotto che porti il gas direttamente in Italia e diventare noi esclusivi distributori del gas russo in Europa”. Ma, conclude Lilin, un'ondata di ottimismo per il futuro delle relazioni internazionali esiste e si chiama Brics.
 
Blog - Ci stai dicendo che gli Usa ci trattano come un giocattolino? Cioè, stanno facendo di tutto per tenere l'UE lontano dalla Russia e prendersi il mercato globale?
 
Nicolai Lilin - Sicuramente, gli Stati Uniti hanno interrotto i naturali sviluppi geopolitici che si erano registrati negli ultimi anni, vale a dire l'aumento di export del gas russo in Europa e un forte avvicinamento dell'UE al continente asiatico. L'Eurasia esiste, non è un mito, non va sottovalutata. Oggi c'è la Cina, l'India e Paesi in via di sviluppo che non sono in alcun modo iscrivibili alla categoria di terzo mondo. I tempi di colonizzazione sono finiti, bisogna affacciarsi a una integrazione totale nel continente euroasiatico, bisogna creare un unico spazio commerciale e un'unica moneta.
 
Blog - Quindi aprire un processo di de-dollarizzazione e realizzare insieme un blocco speculare a quello Occidentale?
 
Nicolai Lilin - Assolutamente, è questo il futuro.
 
Blog - Il BRICS può essere una soluzione?
 
Nicolai Lilin - E' un'alternativa perfetta, già sostenuta da diversi analisti internazionali. Questo sistema sta crescendo e continuerà a crescere, perché i Paesi che sono stati sfruttati per anni è normale che oggi si coalizzino al fine di creare un proprio sistema economico che rispetti i propri valori. Perché mai l'Italia oggi invece deve rispettare solo i valori americani? Io da italiano mi chiedo perché dobbiamo mantenere le basi americane sul nostro territorio, mi chiedo perché dobbiamo continuare ad essere zerbino degli Usa solo perché 70 anni fa ci hanno liberato. D'accordo la riconoscenza, ma anche il concetto di “liberazione” ha i suoi limiti, se qualcuno mi vuole liberare con la scusa di schiavizzarmi per il secolo successivo è inaccettabile. In questo caso, dove sarebbe la libertà, dove sarebbe la liberazione? Oggi dobbiamo rivalutare queste particolarità storiche, ed è più facile farlo perché non c'è più l'Unione Sovietica e l'ombra del comunismo che incombe, anche se i media occidentali stanno proseguono nell'alimentare e ri-generare questa ombra. Gli fa gioco, vogliono convincere il mondo che Putin sia un comunista, ma non è così.

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