Il nostro premier annuncia che l'"Europa volta pagina". Ma ci crederà almeno lui?
"E' pronto il piano di investimento europeo, è gigantesco, servirà per la creazione di posti di lavoro. Tutto questo è frutto dell'impegno italiano. L'Europa finalmente volta pagina". A dichiararlo ieri in Parlamento (prima in Senato e poi alla Camera) è il nostro premier Matteo Renzi in riferimento al piano che Jean-Claude Juncker ha annunciato per tenere unite le fila delle sue larghe intese europee ed ottenere il beneplacito del Parlamento di Strasburgo per la sua nuova Commissione.
“E' gigantesco”. Quello che è gigantesco al momento è solo il deficit da parte dell'Unione Europea. In un'intervista con
EurActiv, l'ex ministro delle finanze francese e attuale presidente della Commissione bilancio del Parlamento Europeo, Jean Arthuis, ha lanciato un monito che dovrebbe preoccupare i fautori degli “Stati Uniti d'Europa”: il buco di bilancio dell'Ue potrebbe raggiungere i 30 miliardi di euro alla fine dell'anno.
A quel punto potremmo assistere ad un esperimento istituzionale mai tentato prima: il commissariamento del commissario tecnocrate. Comunque a breve agli stati membri sarà richiesto uno sforzo ulteriore.
“L'Europa volta pagina”. Si più o meno come ha fatto l'Italia con la cura Renzi. L'agenzia di stampa spagnola
EFE riporta che almeno 11 banche di sei diversi paesi, inclusi Grecia ed Italia, non supereranno gli stress test condotti dalla Bce e l'EBA – il supervisore unico bancario dell'Unione Europea. Il principale quotidiano finanziario tedesco
Handelsblatt riportava la scorsa settimana, inoltre, come "quattro banche tedesche sono sull'orlo del precipizio", tra cui la HSH Nordbank , IKB e la MunchenerHyp. Questi istituti secondo il quotidiano finanziario tedesco non supereranno gli stress test adottati dalla Bce. I risultati dovrebbero essere annunciati il 26 ottobre, ma quello che ci attende sono
altri fallimenti bancari, quindi altri salvataggi da parte degli altri Stati e, forse, una nuova trappola stile Mes. Insomma, l'Europa volterà proprio pagina.
"L'Europa abbia più coraggio", ha anche detto Renzi. Coraggio devono tornarlo ad avere le forze politiche dei paesi membri. Il coraggio di riprendere in mano le sorti dei propri paesi. Per farlo bisogna prima sbarazzarsi dei valvassori collaborazionisti alla Monti, Letta o Renzi e uscire quanto prima da quest'esperimento di integrazione monetaria che sta scientemente portando alla de-industrializzazione, precarizzazione di massa e alla perdita dei diritti sociali acquisiti da parte dei cittadini dei paesi membri. Caro Renzi è l'Italia che deve avere più coraggio.