Lapavistas: "Non c'è alternativa all'uscita dall'euro. Questa l'unica lezione positiva da trarre dal disastro di SYRIZA"
di Giorgio Cremaschi
"La disastrosa natura della strategia di Syriza si è resa chiara il 20 febbraio del 2015. I politici europei costrinsero il nuovo governo greco a convenire sugli obiettivi di bilancio (in surplus), sull’implementazione delle “riforme”, sull’attenersi a tutti i pagamenti del debito e a desistere da qualsiasi uso del fondo di salvataggio per scopri diversi da quello di sostenere le banche. L’Unione Europea ha tranquillamente disattivato la trappola di liquidità della Banca Centrale Europea, e ha rifiutato di dare un solo centesimo in più di supporto finanziario alla Grecia fino a che questa non fosse ridotta a completa obbedienza", Costas Lapavistas.
Costas Lapavitsas è un economista militante greco, deputato di Siryza nella precedente legislatura, che già nella primavera del 2015 aveva espresso l'allarme per l'impostazione data dal governo Tsipras al confronto con la UE.
La non volontà e la paura di affrontare la questione euro e dell'Unione Europea ha portato il primo governo di sinistra greco alla resa.
Ora il governo formalmente più di sinistra in Europa sta applicando le politiche socialmente più di destra. Il disastro è oramai registrato dai sondaggi: il leader dello sgangherato partito conservatore è per la prima volta davanti Tsipras, se si votasse ora probabilmente ci sarebbe il ribaltone. È un classico: quando la sinistra copia la destra alla fine il popolo preferisce l'originale. Qui Lapavitsas ricostruisce tutte le cause del disastro.