Un mondo multipolare sostituirà l'ordine mondiale unilaterale Usa
Rivista austriaca: la Russia offre un'alternativa all'arroganza statunitense.
Un mondo multipolare presto sostituirà l'ordine mondiale unipolare guidato dagli Stati Uniti, ha scritto la rivista austriaca Contra Magazin.
Russia, Cina e India hanno un ruolo speciale nel processo di transizione, creando una rete di paesi in via di sviluppo disposti a collaborare. Questi ultimi tre paesi non solo hanno un mercato interno con un grande potenziale, ma inoltre non agiscono con "l'arroganza statunitense" nella loro politica estera, secondo Contra Magazin. Oltre ai paesi BRICS, SCO e l'Unione economica eurasiatica, ci sono altri accordi bilaterali e multilaterali non limitati alla regione asiatica, ma includono anche l'Africa e l'America Latina.
Russia, Cina e India hanno un ruolo speciale nel processo di transizione, creando una rete di paesi in via di sviluppo disposti a collaborare. Questi ultimi tre paesi non solo hanno un mercato interno con un grande potenziale, ma inoltre non agiscono con "l'arroganza statunitense" nella loro politica estera, secondo Contra Magazin. Oltre ai paesi BRICS, SCO e l'Unione economica eurasiatica, ci sono altri accordi bilaterali e multilaterali non limitati alla regione asiatica, ma includono anche l'Africa e l'America Latina.
"L'ordine mondiale unipolare" che esiste sin dai primi anni '90 sta perdendo terreno, dal momento che gli Usa non sono in grado di ottemperare con il ruolo globale di potenza dominante. Secondo la rivista austriaca, il paese americano è stato consegnato nelle mani degli oligarchi da lungo tempo.
Le società statunitensi hanno davvero molta più influenza nel mondo che la politica degli Stati Uniti che, nel frattempo, converte in realtà solo la "volontà degli altri" e "con l'aiuto di truppe apre la strada alle grandi imprese".
Dopo il completamento di diverse partnership strategiche, come il rafforzamento della cooperazione tra la Russia e l'Iran o la partecipazione della Cina nel canale di Nicaragua, si sta formando una rete di paesi in via di sviluppo che determineranno il futuro della crescita globale.
La rivista osserva inoltre che per l'Europa, che ha stabilito stretti rapporti con Washington, questa situazione provoca numerose difficoltà. Se i governi, da Lisbona a Kiev, continueranno con la loro politica pro-USA, questo paese porterà gli Stati europei con esso nel baratro, ha concluso Contra Magazin.