La battaglia di sovranità e di democrazia del Venezuela ha bisogno del vostro sostegno

La battaglia di sovranità e di democrazia del Venezuela ha bisogno del vostro sostegno

Partecipa alla campagna Mondiale: “Il Venezuela non è una minaccia: Siamo una Speranza”

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


C'è un paese che sta difendendo il suo diritto di poter decidere liberamente il corso della sua storia contro i tentativi di destabilizzazione e di interferenza da parte degli Stati Uniti.

C'è un paese che sta lottando affinché prevalga il diritto internazionale rispetto ai sopprusi di una singola nazione.

E' una battaglia difficile, ma è una battaglia da cui dipendono le sorti di tutti quei popoli che vogliono affrancarsi dalla deriva autoritaria del Washington Consensus (dalle nostre parti si chiama Troika). Ognuno può dare un contributo in questa battaglia di democrazia, libertà e sovranità del Venezuela partecipando alla Campagna mondiale “Il Venezuela non è una minaccia: Siamo una Speranza”. 

L’Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela informa che è ancora in corso la raccolta firme per la Campagna Mondiale “Il Venezuela non è una minaccia: siamo una speranza”, promossa e organizzata in tutte le capitali del mondo con l’obiettivo di sostenere il Comunicato Ufficiale dell’Unione delle Nazioni Sudamericane (Unasur), pubblicato lo scorso 14 marzo 2015, attraverso il quale l’organizzazione internazionale latinoamericana chiede l’abrogazione del Decreto Esecutivo emesso dal Governo degli Stati Uniti d’America il 9 marzo scorso, in cui una nazione storicamente pacifica come il Venezuela viene definita come una “minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti d’America”.
 
A Roma è possibile aderire alla Campagna recandosi presso uno dei seguenti punti di raccolta firme:
 
29 MARZO - PIAZZA DEL POPOLO (Lato Via del Corso) - Dalle ore 10.00 alle ore 19.00
30 MARZO - PIAZZA DEL POPOLO (Lato Via del Corso) - Dalle ore 10.00 alle ore 19.00
1 APRILE - PIAZZA DEL RISORGIMENTO - Dalle ore 10.00 alle ore 19.00
 
Tutti coloro che difendono la sovrana dignità dei popoli, che credono nella pace come mezzo adeguato per superare qualsiasi differenza tra gli stati e che si identificano pienamente con i principi universali da cui ha avuto origine l’Organizzazione delle Nazioni Unite, possono donare la propria firma per questa Campagna.


La lettera di pace dal Venezuela
Di Nicolas Maduro & dal Governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela
(traduzione di Maria Chiara Starace per ZNET)
 
Siamo il popolo di Simón Bolívar, il nostro popolo crede nella pace e nel rispetto per tutte le nazioni.
 
Libertà e indipendenza
 
Più di due secoli fa, i nostri padri hanno fondato una Repubblica basandosi sulla convinzione che tutte le persone sono libere e uguali davanti alla legge.
 
La nostra nazione ha fatto i più grossi sacrifici per garantire ai  Sudamericani il diritto di scegliere oggi i propri governanti e di applicare le loro leggi. L’eredità storica del nostro padre, Simón Bolívar, viene sempre ricordata. Bolívar era un uomo che ha dato la sia vita affinché noi ereditassimo una nazione di giustizia e di uguaglianza.
 
Crediamo nella pace, nella sovranità nazionale e nella legge internazionale
 
Siamo un popolo pacifico. In due secoli di indipendenza non abbiamo mai attaccato un’altra nazione. Il nostro popolo vive in una regione di pace, priva di armi di distruzione di massa, e con la libertà di professare qualsiasi religione. Sosteniamo il rispetto per la legge internazionale e per la sovranità di tutta la gente del mondo.
 
Siamo una società aperta
 
Siamo lavoratori, abbiamo cura delle nostre famiglie, e abbiamo la libertà di religione. Gli immigrati di tutto il mondo vivono tra di noi e ne rispettiamo la diversità. Abbiamo libertà di stampa e siamo utenti entusiasti dei media sociali.
 
Siamo amici degli Americani
 
Le storie del nostro popolo fin dall’inizio delle nostre lotte per la libertà sono state collegate. Francisco de Miranda, un eroe venezuelano, ha combattuto con il popolo americano durante la loro battaglia per l’indipendenza. Condividiamo l’idea che la libertà e l’indipendenza sono elementi fondamentali per lo sviluppo delle nostre nazioni.
 
Le relazioni tra i nostri popoli sono state sempre pacifiche e rispettose. Storicamente, abbiamo condiviso relazioni commerciali in zone strategiche. Il Venezuela è sempre staro un fornitore responsabile e affidabile di energia per il popolo americano. Fin dal 2005, il Venezuela ha fornito “il gasolio per il riscaldamento” tramite sussidi per le comunità a basso reddito negli Stati Uniti, grazie alla nostra compagnia CITGO. Questo contributo ha aiutato diecine di migliaia di cittadini americani a sopravvivere in condizioni difficili, dando loro sollievo e il necessario sostegno in periodi di necessità, evidenziando come la solidarietà possa creare potenti alleanze attraverso i confini.
 
Incredibilmente, il governo degli Stati Uniti ha dichiarato la nostra nazione una minaccia alla sicurezza nazionale e alla sua politica estera
 
Con un’azione sproporzionata, il governo di Obama ha emesso una “Emergenza Nazionale” dichiarando il Venezuela una minaccia alla sua sicurezza nazionale (Executive Order – Ordine Esecutivo del 9-03-2015). Questa misura unilaterale e aggressiva presa dal Governo degli Stati Uniti contro il nostro paese non è soltanto infondata e in violazione dei principi fondamentali di sovranità e di autodeterminazione in base alle legge internazionale, ma è stata anche unanimemente rifiutata da tutte le 33 nazioni della Comunità degli Stati Latino Americani e dei Caraibi (CELAC), e dai 12 stari membri dell’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR). In una dichiarazione fatta il 14 marzo 2015, l’UNASUR ha reiterato il suo fermo rifiuto di queste misure coercitive che non contribuiscono alla pace, alla stabilità e alla democrazia nella nostra regione e hanno fatto un appello al Presidente Obama di revocare il suo Ordine Esecutivo contro il Venezuela.
 
Rifiutiamo l’unilateralismo e l’interventismo
 
Il presidente Obama senza nessuna autorità per interferire nei nostri affari interni, ha emesso unilateralmente una serie di sanzioni contro i funzionari venezuelani con implicazioni potenzialmente di vasta portata, che interferiscono nel nostro ordine costituzionale e nel nostro sistema giudiziario.
 
Siamo a favore di  un mondo multipolare
 
Crediamo che il nostro mondo debba essere basato sulle regole della legge internazionale, senza interferenze negli affari interni di altri paesi.  Siamo convinti che le relazioni di rispetto tra tutte le nazioni siano l’unica strada per rafforzare la pace e la coesistenza, e anche per assicurare un mondo più giusto.
 
Onoriamo le nostre libertà e sosteniamo  i nostri diritti
 
Mai prima nella storia delle nostre nazioni, un presidente degli Stati Uniti ha tentato di governare i venezuelani con un decreto. E’ un ordine tirannico e imperiale e ci fa tornare indietro ai giorni più oscuro della relazione tra gli Stati Uniti e l’America Latina e i Caraibi.
 
In nome della prolungata amicizia avvertiamo i nostri fratelli e sorelle americane, amanti della giustizia e della libertà, dell’aggressione illegale commessa dal vostro governo in vostro nome. Non permetteremo che la nostra amicizia con il popolo degli Stati Uniti d’America venga influenzato da questa decisone insensata e immotivata del Presidente Obama.
 
Chiediamo che:
 
1Il governo degli Stati Uniti cessino immediatamente le azioni ostili contro il popolo venezuelano e la sua democrazia.
 
2 Il presidente Obama abolisca l’Ordine Esecutivo che dichiara il Venezuela una minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti, come è stato richiesto dall’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR).
 
3 Il Governo degli Stati Uniti ritratti    calunniose e diffamatorie contro i    funzionari venezuelani che hanno soltanto obbedito alle nostre leggi e alla nostra costituzione.
 
La nostra sovranità è sacra
 
I principi dei padri fondatori degli Stati Uniti d’America vengono seguiti oggi con la stessa dignità dal popolo di Simón Bolívar. In nome del nostro reciproco amore per l’indipendenza nazionale vogliamo che il governo del presidente Obama ripensi e rettifichi il nostro precedente pericoloso.
 
Siamo  convinti che la difesa della nostra libertà è un diritto al quale non rinunceremo mai perché il futuro dell’umanità si trova anche nel nostro paese. Come Simón Bolívar ha detto: “La libertà del Nuovo Mondo è la speranza dell’universo”.
 
“Il Venezuela non è una minaccia, ma una speranza”
 
“Indipendenza o niente”
 
Simón Bolívar.
 

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti