Una battuta d'arresto per il TTIP grazie ai senatori democratici Usa

Una battuta d'arresto per il TTIP grazie ai senatori democratici Usa

Washington Post definisce "il TPP l'ultima truffa che non sembra essere niente di più che una cessione di sovranità nazionale alle società multinazionali

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In un battuta d'arresto imbarazzante per il presidente, i senatori democratici hanno bloccato un disegno di legge che avrebbe dato al presidente Barack Obama un'autorità negoziale speciale (TPA) per velocizzare gli accordi commerciali, TPP e TTIP. Il testo, nel voto procedurale, è stato battuto con 52 voti a favore e 45 contrari, meno dei 60 voti necessari. Determinante nello stoppare i piani del Presidente è stato anche il ruolo del leader della minoranza democratica al Senato, Harry Reid. Una grave sconfitta per Obama e i suoi alleati che "dicono che la misura è necessaria per completare un accordo commerciale tra 12 nazioni del Pacifico che che è al centro dell'agenda economica dell'amministrazione."
 
Ma perchè Obama incontra tutte queste difficoltà?

Come spiega Michale Krieger, "gli Stati Uniti stanno concludendo le negoziazione per il Trans-Pacific Partnership (TPP), un enorme accordo di libero scambio con il Messico, il Canada, il Giappone, Singapore e altri sette paesi. A chi si rivolge il TPP? Ai avoratori americani? Ai consumatori? Alle piccole imprese? Ai contribuenti? O alle più grandi multinazionali del mondo?
 
Un forte indizio è sepolto nella bozza del progetto gelosamente custodita. Il provvedimento, una caratteristica sempre più diffusa di accordi commerciali, è chiamato  "meccanismo per la risoluzione delle controversie investitore-Stato", o ISDS. Il nome può sembrare delicato, ma non lasciatevi ingannare, avverte Krieger. Accettare l'ISDS in questo enorme, nuovo trattato inclinerebbe il campo di gioco negli Stati Uniti ulteriormente a favore delle grandi imprese multinazionali. Peggio ancora, minerebbe la sovranità degli Stati.

Dello stesso parere la senatrice Elizabeth Warren, che in un editoriale sul Washington Post, definisce "il TPP l'ultima truffa che non sembra essere niente di più che una cessione di sovranità nazionale alle società multinazionali. Noi scettici potremmo sbagliarci, scrive la Warren, ma è impossibile saperlo sal momento che il testo è "classificato" . Autorizzando TPA, il Congresso sarebbe chiamato solo ad un voto finale di ratifica, cedendo il suo potere di modificare gli accordi commerciali. Ancora peggio, autorizzerebbe questo iter accelerato per sei anni, superando in tal modo l'attuale amministrazione, e riguarderebe anche accordi futuri, come il TTIP.  

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