"Il soldato russo è il nuovo nemico degli Usa in Siria, mentre al-Qaeda un alleato"
Gli Usa continuano a spendere milioni di dollari per addestrare e armare ribelli che poi defezionano
I media occidentali cercano di screditare l'operazione anti-terrorismo russa in Siria e non vogliono riconoscere che "la Russia bombarda gruppi affiliati ad Al Qaeda che sono ora gli alleati di Washington", riporta il sito web Antiwar
Nel pieno dell' offensiva aerea russa contro i jihadisti in Siria, i media occidentali non hanno smesso di criticare l'operazione anti-terrorismo, sostiene Justin Raimondo. "Sono indignati con Putin che ha preso di mira al-Qaeda, che non è mai chiamata con il suo vero nome ma come Al Nusra o Esercito della Conquista", scrive Raimondo.
I media occidentali cercano di far credere che tra lo Stato Islamico e i numerosi gruppi jihadisti operanti nella zona ci siano delle differenze e che "a confronto con l'ISIS, Al Qaeda è un gruppo 'relativamente' moderato e suoi combattenti come Al Nusra sono bravi ragazzi. "
"La realtà è che non ci sono 'moderati' in Siria, in particolare tra i ribelli islamici. Tutti i jihadisti vogliono imporre la sharia, espellere le minoranze etniche e stabilire una dittatura islamica.
Nelle prime 24 ore di attacchi russi "ci siamo trovati di fronte ad una tempesta perfetta di bugie", osserva l'autore.
Raimondo cita foto con presunte "vittime civili" rivelatesi false o la notizia, anch'essa infondata, della morte di un comandante dell'esercito siriano ucciso da un bombardamento russo.
Raimondo cita foto con presunte "vittime civili" rivelatesi false o la notizia, anch'essa infondata, della morte di un comandante dell'esercito siriano ucciso da un bombardamento russo.
L'articolo ricorda che la Russia non nasconde il suo sostegno al governo di Bashar al Assad e ha affermato chiaramente la sua posizione. "Crediamo che sia un grosso errore non collaborare con le forze governative siriane per combattere i terroristi", ha detto il presidente russo Vladimir Putin in occasione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
La posizione dell'Occidente, però, "non è così chiara". Da un lato, Washington afferma che lo sforzo principale è diretto contro l'ISIS e allo stesso tempo, "continuiamo a spendere milioni di dollari per addestrare e armare ribelli che defezionano per entrare nelle fila di Al Qaeda e lo Stato islamico." "Gli ex nemici - al-Qaeda e i suoi affiliati - sono ora alleati di Washington. Il nemico non è un combattente islamico, ma un soldato russo", conclude Raimondo.