Sul SU-24 la Turchia ha mentito: lo studio di due scienziati del Belgio
Prove scientifiche: era impossibile per Ankara mandare 10 avvisi al jet russo
La Turchia ha mentito nella sua versione sull'abbattimento dell'aereo russo SU-24. La prova definitiva viene dalla scienza: astrofisici belgi dell'Università Cattolica di Lovanio hanno incontrato discrepanze significative nei dati ufficiali presentati da parte della Turchia sugli avvisi lanciati al Jet russo il 24 novembre scorso.
Utilizzando il video dell'incidente pubblicato on line, gli scienziati belgi, Tom van Doorsselaere e Giovanni Lapenta, hanno calcolato la velocità dell'aereo al momento dell'impatto, che risulta maggiore di quella segnalata dalla Turchia.
Nell'analizzare i dati, i due scienziati hanno evidenziato come il jet russo volasse a 960 km l'ora e, partendo da questa premessa, hanno affermato che sia quasi impossibile che la forza aerea turca abbia mandato - prendendo a riferimento la versione turca dell'abbattimento - 10 avvisi in 5 minuti al Su 24.
Prendendo poi a riferimento la velocità del Jet e la distanza con il confine, concludono i due scienziati, la Turchia non può affermare con certezza che l'aereo russo fosse entrato nel suo spazio aereo.
Prendendo poi a riferimento la velocità del Jet e la distanza con il confine, concludono i due scienziati, la Turchia non può affermare con certezza che l'aereo russo fosse entrato nel suo spazio aereo.
Il ministero della Difesa russo ha pubblicato un video che mostra la sagoma della demolizione del Su-24 in Siria da un caccia turco F-16. Secondo questa mappa, nessun bombardiere russo ha mai violato lo spazio aereo turco. Al contrario, il caccia ha attraversato il confine turco, invadendo lo spazio aereo della Siria per attaccare il bombardiere russo.
Qui il video:
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