E se a dire che il capitalismo non funziona è Goldman Sachs?
Se a mettere in dubbio l'efficacia del capitalismo sia addirittura Goldman Sachs? In una nota per i suoi azionisti firmata dall'analista capo Sumana Manohar, analizzando i prezzi delle materie prime, i costi emergenti del mercato di arbitraggio e la deflazione attuale, si fanno previsioni specifiche per il breve periodo, che neanche vi riportiamo vista la nota e continua fallibilità di questi report.
Quello che è importante è però la conclusione in cui si dice che, anche se questa volta, ci siamo sbagliati è perché è il sistema che non funziona più. "Siamo sempre attenti a guidare tutti i trend. Ma, se abbiamo torto sui margini di profitto per i prossimi anni, ci sono questioni più ampie che richiedono un'indagine sull'efficacia del capitalismo".
Quello che è importante è però la conclusione in cui si dice che, anche se questa volta, ci siamo sbagliati è perché è il sistema che non funziona più. "Siamo sempre attenti a guidare tutti i trend. Ma, se abbiamo torto sui margini di profitto per i prossimi anni, ci sono questioni più ampie che richiedono un'indagine sull'efficacia del capitalismo".
"Un'indagine più ampia sull'efficacia del capitalismo"? In altre parole, il capitalismo dovrebbe incoraggiare nuovi concorrenti ed erodere i margini; viceversa, nella parte inferiore del ciclo, bassi margini dovrebbero portare a giocatori più deboli all'uscita dalla struttura forte, dando alle aziende più respiro. Se tale ciclo non continua, qualcosa di strano sta avvenendo, prosegue la nota.
Conclude correttamente Bloomberg nel sottolineare che non capita tutti i giorni di vedere una grande banca d'affari dire che bisogna iniziare a fare domande più generali circa il capitalismo stesso. Iniziamo a farle allora.