Rapporto Pentagono: la strategia degli Stati Uniti in Afghanistan è una "ricetta per il disastro"
Un rapporto del Pentagono dimostra che la confusione si è impossessata dell'esercito americano in Afghanistan, data la portata della rivolta dei talebani. Uno dei soldati ha detto agli investigatori che la strategia degli Stati Uniti aveva aggravato la situazione.
Il Pentagono ha pubblicato alcuni estratti del suo rapporto di 700 pagine in cui i militari hanno espresso insoddisfazione per la politica delle forze Usa in Afghanistan. "Questa non è una strategia, in effetti, si tratta di una ricetta per il disastro in questo ambiente", ha detto uno dei soldati americani il cui nome non è stato rivelato per motivi di sicurezza.
Inoltre, avrebbe aggiunto che la sua unità, il cui scopo era quello di consigliare e assistere le forze afghane e non prendere parte al combattimento, aveva chiesto al suo comando almeno tre volte di chiarire loro le regole della loro missione. Ma viste le difficoltà, i comandanti hanno espresso perplessità.
"Le regole di ingaggio sono bloccate dalla confusione politica relativa alla missione", ha detto un funzionario occidentale che ha chiesto a Reuters di rimanere anonimo
"Sembra che nelle capitali occidentali nessuno voglia ammettere che la situazione in Afghanistan, in una zona di guerra, sta peggiorando [...] e che le truppe conducono la loro missione militare su una base quotidiana", ha aggiunto.
L'impegno degli Stati Uniti in Afghanistan si è trascinato molto più a lungo di quanto inizialmente previsto, con il presidente Barack Obama che ha cancellato il piano iniziale di ritirare la maggior parte delle truppe nel 2014 in cambio di un progetto per ridimensionare le forze entro l'inizio del 2017.
A quel punto, 5.500 soldati dovrebbero rimare nel paese per lavorare con le forze afghane - rispetto agli attuali 9.800 soldati. Piani per il ritiro completo di tutte le truppe statunitensi non sono stati annunciati.