Snowden e i media: "Se non possiamo avere fiducia nella stampa, abbiamo perso"
L'ex collaboratore di CIA e NSA ritiene che i media si sono sempre più allontanati dalla loro funzione principale, come un servizio pubblico.
In un'intervista concessa alla rivista "Columbia Journalism Review", l'ex funzionario della CIA e della NSA, Edward Snowden ha espresso la sua opinione sullo stato attuale del giornalismo e sul ruolo dei governi nella gestione dei media comunicazione. Secondo Snowden, il giornalismo come arma non è mai stato così forte, ma non è mai stato così poco disposto a servire il pubblico come ora. "Se non possiamo avere fiducia nella stampa, abbiamo perso", ha affermato.
Snowden ha aggiunto che dopo gli attentati dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti la stampa ha perso sempre di più la sua funzione primaria come un servizio pubblico ed è diventata uno strumento per la promozione di una linea del governo e rafforzare le élite.
Inoltre, l'ex collaboratore della CIA vede il pericolo imminente nelle reti sociali, utilizzate nel modo più conveniente per le società e dei media. In questi forum di informazioni è ritenuto più veritiero da parte degli utenti le notizie più popolari e quelle con più diffusione nel pubblico, spesso senza alcun fondamento di carattere investigativo.
"Questo è in realtà uno dei modi con i quali sono emersi i nuovi giocatori nei media, che sono in realtà agenti dannosi che possono essere percepiti come una nuova vulnerabilità sul controllo della parola nei media" ha spiegato.