Hezbollah commemora il martire Badr al-Din e annuncia, a breve, novità sulle cause della morte del suo comandante
Hezbollah ricorda i duri colpi inferti a Israele e takfiri da parte del suo comandante Badr al-Din Mostafa, morto in un'esplosione ieri sera nei pressi dell'Aeroporto di Damasco. Hezbollah attende l'esito delle sue indagini sull'esplosione prima di qualsiasi comunicazione.
"(Il regime) di Israele e takfiri hanno subito pesanti colpi da parte di Bar al-Din," ha dichiarato oggi, a Beirut il vice segretario generale di Hezbollah, lo sceicco Naim Qassem, al funerale di Badr al-Din, , morto in un presunto attacco israeliano in Siria.
Nella sua commemorazione di Badr al-Din, ricordando come abbia trascorso tutta la sua vita combattendo per la Resistenza, lo sceicco Qasem ha citato una frase del comandante: "Non voglio andare via dalla Siria ... O morirò lì oppure tornerò con la bandiera della vittoria."
Il vice segretario di Hezbollah ha inoltre indicato che la resistenza libanese ha aperto un'inchiesta sulla esplosione che è costato la vita a questo comandante in una delle sedi di Hezbollah, che si trova vicino all'aeroporto militare di Damasco e presto annuncerà i risultati.
Lo sceicco Qasem ha precisato che a causa dell'esistenza di diverse ipotesi, Hezbollah non lascia dichiarazioni e attende il compimento delle indagini.
Il vice ministro israeliano della cooperazione regionale, Ayoub Kara, ha dichiarato che il regime di Tel Aviv non è coinvolto nell'assassinio del comandante di Hezbollah, mentre Yakub Amidror, un ex generale, in merito alla morte di Badr al-Din l'ha definita "una buona notizia".
Hezbollah ha confermato, oggi, la morte di Bar al-Din in Siria, che ha condotto la lotta contro il piano americano-sionista in Medio Oriente, con ferma determinazione sradicando i gruppi terroristici attivi in territorio siriano.