Israele progetta di distruggere l'unica fonte di acqua in un villaggio palestinese
Il regime israeliano progetta di distruggere l'unica fonte di acqua da un villaggio palestinese nella Cisgiordania occupata. Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz
Come riportato dal quotidiano israeliano Haaretz, l'amministrazione civile israeliana intende demolire il serbatoio dell'acqua del villaggio di Um Al-Jamal, dove vivono decine di famiglie palestinesi.
Per giustificare il loro piano, le autorità israeliane sostengono che il serbatoio dell'acqua è stato costruito senza licenza appropriata - motivazione respinta dalla popolazione locale- ed hanno dato solo tre giorni agli abitanti del villaggio per impugnare la decisione in tribunale.
Nel villaggio, che si trova nella parte settentrionale della Valle del Giordano, dove i territori palestinesi occupati e Giordania condividono un confine, tutte le famiglie dipendono dall'acqua dedicandosi per la maggior parte all'agricoltura ed all'allevamento.
Questo caso rende evidente il valore della parola del regime israeliano che aveva promesso di non effettuare alcuna demolizione durante il mese sacro del Ramadan.
Non è un caso isolato, perché da mercoledì scorso il regime israeliano ha tagliato la fornitura di acqua a diverse località nel nord della Cisgiordania occupata, dove molte persone praticano il digiuno del Ramadan ed il caldo è terribile.
Gli israeliani, inclusi coloni dagli insediamenti illegali nelle terre occupate, hanno accesso a 300 litri di acqua al giorno, secondo l'organizzazione EWASH, mentre la media in Cisgiordania è di 70 litri.