Deutsche Bank sulla Brexit: "Non si può scappare da un fatto: è una guerra di classe"
Jim Reid di Deutsche Bank in una nota ripresa da Zero Hege commenta le conseguenze della Brexit. “Le forze finanziarie rimpiangono questa decisione del Regno Unito ma dovremmo rispettare le forze che ci stanno spingendo verso un inevitabile incidente politico”.
Dopo aver ricordato le prossime elezioni nell'europa mediterranea, Italia e Francia in particolare, oltre allo stallo ancora in Spagna, Reid cita un sondaggio compiuto da Lord Ashcroft sulla composizione del voto sulla Brexit, sottolineando come il 57% degli ABs (classe medio alta) abbia votato per rimanere, il 49% dei C1s (classe media), il 36% della C2s (classe operaia qualificata) e il 36% della DEs (classe operaia semi o non qualificata) e conclude: “non si può scappare da un fatto: è una guerra di classe”. E, altra conclusione interessante, “è chiaro come lo status quo non possa durare in una democrazia. Ci saranno altre reazioni.
Dopo aver ricordato le prossime elezioni nell'europa mediterranea, Italia e Francia in particolare, oltre allo stallo ancora in Spagna, Reid cita un sondaggio compiuto da Lord Ashcroft sulla composizione del voto sulla Brexit, sottolineando come il 57% degli ABs (classe medio alta) abbia votato per rimanere, il 49% dei C1s (classe media), il 36% della C2s (classe operaia qualificata) e il 36% della DEs (classe operaia semi o non qualificata) e conclude: “non si può scappare da un fatto: è una guerra di classe”. E, altra conclusione interessante, “è chiaro come lo status quo non possa durare in una democrazia. Ci saranno altre reazioni.