La Russia ha venduto un quantitativo record di titoli di Stato Usa
Chi continua a finanziare il debito americano?
La scorsa settimana il blog 'ZeroHedge', basandosi sul rapporto sui flussi internazionali di capitale (TIC) del Dipartimento del Tesoro Usa, documentava e commentava il misterioso aumento repentino di acquisti di titoli governativi USA da parte del “Belgio” o meglio da parte di una società con sede in Belgio, Euroclear, che ha precisato di operare solo come intermediario. Negli ultimi 5 mesi il “Belgio” ha acquistato 200 miliardi di dollari in titoli governativi USA, alimentando i sospetti che la Fed e la BCE potrebbero essere dietro questi enormi acquisti.
Parallelamente un Paese, la Russia ha venduto in massa i titoli di Stato americani. Nel solo mese di marzo, non appena gli Usa hanno autorizzato le sanzioni contro Mosca, le partecipazioni nette russe sui Treasury sono scese di 26 miliardi di dollari, un calo del 20% rispetto a febbraio.
Cosa starà comprando la Russia? 900.000 once d'oro per un valore di 1,17 miliardi di euro.
La Banca centrale russa ha nuovamente aumentato le sue riserve auree di altri 900 mila once dal valore di 1,17 miliardi dollari nel mese di aprile.
Il documento seguente è un riassunto, tratto da Bloomberg, delle riserve ufficiali e delle liquidità in valuta estera possedute dalla Banca Centrale della Russia a Mosca:
In realtà, l'acquisto incide sulle riserve estere detenute dalla Russia per una percentuale molto bassa, pari allo 0,24%.
La quantità totale di oro, inoltre, sul totale delle riserve, è di appena il 10%, ben al di sotto della media di altre importanti banche centrali come la Bundesbank, la Banca di Francia e la Fed, superiore al 65%.
A partire dal 2006, la Banca Centrale russa ha incrementato le riserve auree di 500.000 once al mese e l'acquisto di quasi 1 milione di once nel mese di aprile rappresenta indubbiamente un aumento della domanda di oro.
La Russia potrebbe avere in programma di dare al rublo una qualche forma di sostegno, affidandosi all’oro, al fine di proteggere la moneta da svalutazioni e proteggere la Russia da una crisi monetaria internazionale e da guerre valutarie, conclude 'ZeroHedge'.