"L'economia mondiale è vulnerabile rispetto ad una crisi finanziaria esattamente come nel 2007". Il capo di BIS

"L'economia mondiale è vulnerabile rispetto ad una crisi finanziaria esattamente come nel 2007". Il capo di BIS

Al Telegraph parla Jaime Caruana, presidente della Bank for International Settlements

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


L'economia mondiale è vulnerabile rispetto ad una crisi finanziaria esattamente come nel 2007, con l'aggiunta che i debiti nei paesi sviluppati sono aumentati del 20% e che i mercati emergenti sono anche loro entrati nella perturbazione. Lo ha dichiarato Jaime Caruana, presidente della Bank for International Settlements.
 
Caruana, lo riporta Ambrose-Evans Pritchard sul Telegraph, ha dichiarato come gli investitori stanno ignorando il rischio del rafforzamento monetario nella loro caccia alle azioni. "Sono convinti che le condizioni monetarie rimarranno semplici per un lungo periodo", ignorando come il sistema internazionale è in molti aspetti più fragile di quello precedente alla crisi Lehman, ha dichiarato al Telegraph.
 
In un contesto, inoltre, in cui Cina, Brasile e Turchia hanno iniziato a mostrare segnali di cedimento rispetto ai loro boom creditizi privati, in parte come spill over delle misure di QE delle banche centrali occidentali: i debiti sono cresciuti del 20% anche nei paesi emergenti, e la percentuale del tasso per l'indebitamento ha superato l'1%. I mercati emergenti, inoltre, hanno raccolto due trilioni di dollari di valute estere dal 2008: si tratta di un "animale" più potente di quello che ha generato la crisi delle tigri asiatiche alla fine degli anni '90. E ogni nuova crisi produrrebbe quindi danni superiori. "La connessione sarebbe molto seria se la Cina, la principale casa del boom finanziario, dovesse entrare in crisi", ha dichiarato Caruana.
 
Il rapporto annuale del BIS suggerisce come le riserve cinese da 4 trilioni di dollari sono un'imponente Linea Maginot di difesa. Si legge, tuttavia, come anche gli Usa erano un grande creditore estero negli anni '20 e il Giappone negli anni '80, prima che entrambi entrassero in una profonda crisi. "Sia nei mercati emergenti che avanzati i bilanci forti delle banche si sono storicamente rivelati una maschera delle vulnerabilità inaspettate che sono apparse solo dopo che il boom finanziario è esploso", ha dichiarato.
 
La BIS, un'istituzione creata nel 1930 per risolvere il caos finanziario generato dalle riparazioni della Germania imposte dal Trattato di Versailles, si è evoluta nella banca delle banche centrali e ultimo bastione dell'ortodossia monetaria. Da anni  lancia sempre più avvisi contro la Fed e le altre banche centrali per aver tenuto i tassi d'interesse troppo bassi per troppo a lungo, impedendo una forte ripresa in futuro. Secondo Caruana chi invoca gli spettri di una deflazione globale è troppo allarmista, anche se la Banca centrale svedese, la Riksbank, ha modificato di tutta fretta la sua politica ortodossa e ha portato i tassi prossimi allo zero per evitare una trappola stile Giappone. "La deflazione è molto improbabile nell'occidente. Non dobbiamo esagerare il ruolo della deflazione nella storia", ha proseguito. 
 
Sarà difficile, sottolinea Ambrose Evans-Prichard, accettare quest'assicurazione con Spagna, Portogallo, Irlanda e Lettonia in depressione negli ultimi sei anni, e con Italia, Francia e Olanda  prossime alla trappola deflazione-debito. La preoccupazione più grande nasce dal pensiero di quello che accadrebbe a queste parti dell'Europa in caso di nuova recessione o shock esterno. Le traiettorie del debito sono più alte di quelle che erano nel 1800: "l'effetto denominatore" di deflazione è quindi più distruttivo oggi. Il Fondo Monetario Internazionale ha accennato in alcuni rapporti recenti che potrebbe essere meglio per il mondo sgretolare, letteralmente, questa montagna di debito con alcuni anni di inflazione, come hanno fatto gli Stati Uniti tra la fine degli anni '40 e l'inizio degli anni '50. Alla domanda se accetterebbe questa forma di minore riconoscenza verso i creditori, Caruana ha quasi avuto uno shock. “Deve essere chiaramente fermata", ha dichiarato.

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica di Paolo Desogus I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

Voto russo e ipocrisia occidentale di Fabrizio Verde Voto russo e ipocrisia occidentale

Voto russo e ipocrisia occidentale

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba di Geraldina Colotti Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese di Leonardo Sinigaglia Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Il ruolo dei media in Occidente di Giuseppe Giannini Il ruolo dei media in Occidente

Il ruolo dei media in Occidente

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia? di Paolo Arigotti Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

La colpa della sinistra liberista di Michele Blanco La colpa della sinistra liberista

La colpa della sinistra liberista

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti