Il CEO "anti-petrodollari" di Total muore in un incidente aereo a Mosca
"Non c'è ragione di pagare il petrolio in dollari" aveva dichiarato lo scorso luglio
Tre mesi fa, l'amministratore delegato di Total, Christophe de Margerie, ha osato pronunciare una frase che era riecheggiata in tutto il mondo dei petrodollari:
Oggi, si apprende la notizia terribile della sua morte avvenuta in un incidente aereo all'aeroporto Vnukovo di Mosca, dove il suo jet privato si è schiantato contro uno spazzaneve che ha intralciato la manovra di decollo. L'aeroporto ha rilasciato una dichiarazione che conferma "l’apertura di una indagine penale per violazione delle norme di sicurezza", aggiungendo che insieme al CEO sono morti anche i tre membri dell'equipaggio.
Naturalmente il tutto potrebbe semplicemente essere un triste incidente ... se non fosse per questa piccola coincidenza ..
Lo scorso luglio, nel rispondere a domande sugli appelli politici francesi per trovare un modo a livello dell’UE per sostenere l'utilizzo dell'euro nel commercio internazionale, dopo la maximulta degli Usa alla BNP Paribas, Christophe de Margerie, l'amministratore delegato di Total, il 13° più grande produttore di petrolio al mondo e il secondo più grande d'Europa, riteneva che "Non c'è ragione di pagare il petrolio in dollari. Il prezzo del barile è denominato in dollari, ma una qualunque raffineria è in grado di prendere quel prezzo e convertirlo al cambio del giorno per effettuare il pagamento con la moneta europea”.
Come riportava Reuters, l’Amministratore delegato del colosso petrolifero Total ha sostenuto che l'euro dovrebbe avere un ruolo più importante nel commercio internazionale, sebbene non sia ancora possibile fare a meno del dollaro statunitense.
Anche uno dei principali beneficiari dello status quo sembrava intravedere la fine per i Petrodollari.
Inoltre, nonostante le sanzioni occidentali imposte alla Russia che vietano finanziamenti occidentali ed il trasferimento di tecnologia ad alcuni progetti energetici russi, Total aveva annunciato che non avrebbero fermato il lavoro sul progetto Yamal - per sfruttare le risorse di gas naturale presenti nella Siberia nord occidentale - in una joint venture con la russa Novatek e la cinese CNPC.
"Possiamo vivere senza gas russo in Europa? La risposta è no. Ci sono ragioni per vivere senza di essa? Io penso - e non sto difendendo gli interessi della Total in Russia - di no", aveva dichiarato de Margerie alla Reuters questa estate.