Crédit agricole: la "banca verde" che sostiene l'energia sporca e la distruzione delle montagne

Crédit agricole: la "banca verde" che sostiene l'energia sporca e la distruzione delle montagne

La banca è regolarmente criticata per essersi a poco a poco distanziata dalle sue radici cooperative e mutualistiche

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Lontano dalle sue radici agricole e mutualistiche, Crédit Agricole figura, accanto a BNP Paribas e Société Générale, come uno dei maggiori finanziatori mondiali del settore del carbone, una fonte di energia particolarmente inquinante, e la causa principale dei cambiamenti climatici. Come si legge sulla rivista francese Basta!, secondo i dati diffusi dall’associazione Amici della Terra e Banktrack, il sostegno finanziario delle banche francesi al carbone è addirittura aumentato del 218% dal 2005! La "banca verde" è anche criticata per il suo sostegno a una delle forme più distruttive di estrazione del carbone, la pratica dello "spianamento delle montagne "- la rimozione delle montagne - negli Stati Uniti.
 
Credit Agricole è regolarmente criticata per essersi a poco a poco distanziata dalle sue radici cooperative e mutualistiche per diventare una banca "come le altre", trattando miliardi di euro in borsa, attraverso la sua banca d'affari Credit Agricole SA presente sui mercati finanziari. I suoi legami storici con la il mondo rurale francese si sono allentati tanto che ora sembra meno interessata a soddisfare le esigenze dei piccoli agricoltori e prevede, tra le sue attività, pratiche piuttosto controverse. Il nome della "banca verde" è stato citato dalle ONG tra i principali attori della speculazione sulle materie prime agricole, lo sviluppo dei biocarburanti a scapito dell'ambiente e della sovranità alimentare, o addirittura del land grabbbing. 
 
Crédit Agricole è anche uno dei principali finanziatori del settore del carbone, una delle forme di energia più dannose per l'ambiente e la salute umana, e il principale contributore al cambiamento climatico. Una serie di rapporti pubblicata il 29 ottobre da Amici della Terra e la rete mondiale Banktrack  conferma l'entità degli investimenti di Credit Agricole in questo settore. La banca avrebbe iniettato più di 7 miliardi di euro di prestiti o emissioni obbligazionarie a partire dal 2005 - data di entrata in vigore del protocollo di Kyoto – e fino ad aprile 2014. Posizionandosi così dietro BNP Paribas, campione nazionale con 15,6 miliardi di Euro, ma prima Società Generale.
 
Gli investimenti complessivi delle banche francesi nel carbone sono aumentati del 218% in otto anni – insieme alle dichiarazioni di buone intenzioni sulla lotta contro il cambiamento climatico! Questo è il motivo per cui Amici della Terra hanno classificato Credit Agricole e BNP Paribas, nella loro guida sul " Come scegliere una banca?  ", come le due banche francesi che creano il "maggior rischio" per il clima. Le due banche si sono classificati 9a e 20esima rispettivamente nella classifica mondiale delle banche più coinvolte nel settore del carbone stilata da Banktrack.
 
E non è tutto. L’associazione Amici della Terra ha voluto, nominando Credit Agricole per il Premio Pinocchio 2014, denunciare in particolare il sostegno finanziario fornito dalla banca a quella che costituisce una delle forme più distruttive e più inquinante di sfruttamento del carbone: lo spianamento delle montagne (MTR), che si traduce letteralmente come "rimozione delle cime delle montagne." Questa pratica, utilizzata nelle regioni minerarie di carbone degli Appalachi negli Stati Uniti (West Virginia, Kentucky, Tennessee ...) consiste nel distruggere a colpi esplosivi le cime delle montagne per portare in superficie filoni di carbone a cui sarebbe altrimenti difficile accedere. Ciò consente di utilizzare il carbone in maniera ultra-economica, riducendo drasticamente la manodopera necessaria.
 
Si stima che almeno 500 montagne e migliaia di chilometri quadrati di foresta sono già stati persi a causa dell'espansione dello spianamento delle montagne dal 1970. Peggio ancora, frammenti di pietre e rifiuti tossici derivanti dalla lavorazione del carbone sono poi versati nelle valli. Corsi d'acqua che non sono semplicemente sepolti sotto le macerie sono gravemente inquinati. La combinazione di questo inquinamento delle acque con quello della polvere e delle particelle rilasciate nell'aria provoca conseguenze drammatiche per la salute. L'incidenza del cancro nelle regioni colpite è del 50% superiore alla media. "Lo spianamento delle montagne non è solo un crimine ambientale, ma è un vero e proprio pericolo per le persone che vedono i casi di cancro moltiplicarsi e la cui aspettativa di vita è quasi due anni inferiore alla media statunitense" , ha denunciato Paul Corbit Brown dellala ONG locale Custodi delle montagne, in occasione dell'Assemblea Generale di Crédit Agricole nel maggio 2014.
 
Tutte queste ragioni fanno dello spianamento delle montagne una tecnica estremamente controversa. Questo non ha impedito alla Crédit Agricole di sostenere finanziariamente due delle principali aziende coinvolte, Arch Coal e Alpha Natural Resources, fino a 519 milioni tra il 2005 e il 2014. Secondo i dati raccolti da Banktrack, Crédit Agricole si posiziona come la decima più grande banca coinvolta nello spianamento delle montagne. Tuttavia, le campagne della società civile, la proliferazione dell’inquinamento delle acque, i (timidi) recenti sforzi da parte dell'amministrazione federale degli Stati Uniti per regolare ulteriormente la pratica e la caduta dei prezzi del carbone rendono questi investimenti rischiosi.  
 
Molte banche americane e straniere - tra cui BNP Paribas, RBS, UBS, JPMorgan Chase, Wells Fargo e UniCredit - hanno ufficialmente annunciato che avrebbero cessato di finanziare lo spianamento delle montagne. Questo, teoricamente, dovrebbe riguardare anche Credit Agricole, a seguito dell'entrata in vigore della nuova politica dei metalli e del settore minerario. Solo che, secondo Amici della terra, questa politica è così vagamente formulata che ha permesso alla banca di continuare a finanziare Arch Coal e Alpha Natural Resources, come se nulla fosse accaduto.  
 
A seguito della sua nomina al premio Pinocchio, Crédit Agricole ha risposto affermando che "non partecipa a nessun progetto di spianamento delle montagne”. E ha aggiunto che solo due linee di credito sono attualmente fornite all’Alpha Natural Resources e Arch Coal, e che queste linee di credito non vengono utilizzate, e inoltre queste aziende non sono quasi più impegnate nello spianamento delle montagne ... affermazioni piuttosto strane: nessuna altra fonte ha registrato un abbandono dei progetti di spianamento delle montagne da parte delle due società coinvolte. E le informazioni raccolte dagli ambientalisti indicano che la banca ha continuato a sostenere finanziariamente Arch Coal e Alpha Natural Resources nell'ultimo mese. 
 
Per Lucie Pinson di Amici della Terra, questa è la prova che Crédit Agricole "continua a giocare con le parole". La nomina della banca al Premio Pinocchio è una buona occasione per spingere la banca a tradurre gli impegni in azioni chiare.

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