Il continente cinese è ora aperto al commercio, almeno per quanto riguarda la partecipazione al suo imponente mercato azionario da parte degli operatori stranieri. Le borse di Shanghai e Hong Kong sono ora collegate dando agli investitori stranieri l'accesso ai mercati dei capitali cinesi strettamente controllati.
Il progetto di
fusione fra le Borse di Shanghai e Hong Kong, denominato
Shanghai-Hong Kong Stock Connect, è stato annunciato lo scorso aprile dal premier cinese Li Keqiang ed è partito ufficialmente il 17 novembre, dopo essere stato a rischio cancellazione a causa dell'instabilità politica che sta caratterizzando Hong Kong negli ultimi mesi. Se lo Shanghai-Hong Kong Stock Connect dovesse avere successo, le autorità cinesi prevedono un ulteriore allargamento con l'inclusione della borsa di Shenzhen.
"Questo dovrebbe aumentare la portata e la rilevanza di questi mercati e migliorare anche l'efficienza del mercato e la solidità del sistema finanziario cinese in generale," ha spiegato l’analista di HSBC, Steven Sun.
"Il lancio di Shanghai-Hong Kong Stock Connect rappresenta un passo avanti molto significativo nell'apertura dei mercati dei capitali della Cina sia per gli investitori nazionali sia per quelli internazionali, nonché una pietra miliare nell'internazionalizzazione dello yuan", aggiunge Charles Li Xiaojia, chief executive della Borsa di Hong Kong.
L'apertura dei suoi mercati è una delle grandi riforme economiche in cui la Cina si è impegnata per liberalizzare la sua economia.