Il gioco d’azzardo, sia fisico che online, è sempre stato un settore cui il regolatore ha guardato con grande severità. Non sorprende, dunque, che al momento l’industria del gambling abbia non solo leggi particolarmente stringenti, ma sia anche sottoposta a controlli costanti e di diversa natura.
Entrare nel novero dei migliori casinò online italiani non è affatto semplice. Gli operatori devono superare controlli e verifiche condotti da più enti al fine di dimostrare che qualsiasi aspetto del loro portale possa definirsi a norma di legge. La licenza ADM è solo una delle autorizzazioni da ottenere.
In Europa, però, la normativa è piuttosto variegata. I singoli Stati hanno infatti piena autonomia in merito e, il risultato di ciò, è una compagine legislativa frammentata e diversificata. Pur non potendosi definire propriamente un vantaggio, un simile contesto apre ad operatori e giocatori molteplici possibilità.
Questo articolo nasce allora con l’intento di fare chiarezza sulle differenze, o similitudini, che intercorrono tra le multiformi normative esistenti a livello fiscale e non. Vedremo altresì cosa comportano i vari tipi di licenze esistenti e a quali restrizioni o divieti devono sottostare le aziende che offrono servizi in questa industria.
Come già accennato, gli Stati d’Europa hanno la libertà di creare autonomamente le proprie leggi riguardanti il gioco e scommesse online. Analizzando le varie proposte, per quanto ognuna differente dall’altra, si può trovare un filo conduttore che le raggruppa in tre ampi macro-modelli.
Sul fronte degli elementi comuni troviamo, in tutti e tre i modelli, la necessità di ottenere una licenza operativa dall’ente regolatore nazionale e l’obbligo di versare le imposte sui ricavi, per gli operatori, e sulle vincite, per i giocatori. È inoltre assolutamente vietato in qualsiasi giurisdizione il gioco minorile.
In Italia è l’ADM (Agenzia delle Dogane e Monopoli di Stato) a regolare l’industria delle scommesse fisiche e digitali. Questa è infatti l’organizzazione statale che ha il compito di rilasciare le la licenza operativa sul territorio. Si nota che gli enti statali si occupano maggiormente del gioco terrestre – come ad esempio le lotterie – mentre le piattaforme online vengono gestite da privati.
I punti salienti del sistema regolatorio sono:
L’attenzione del legislatore è improntata, principalmente alla protezione dell’utente. Si pone l’accento, infatti, sulla necessità di proteggere la popolazione dal rischio di dipendenza patologica. I dati del gioco in Italia, come infatti dimostra questo articolo, sono in aumento.
Sembra opportuno, per una comprensione più accurata dell’argomento, operare un confronto diretto tra diversi mercati.
CriterioItaliaRegno UnitoMaltaNorvegia
Requisiti di licenza |
Molto rigidi (ADM) |
Moderati (UKGC) |
Flessibili (MGA) |
Non applicabili (monopolio) |
Livello di tassazione |
Elevato (fino al 25%-24% sulle slot) |
Moderato (21% su GGR) |
Basso (5% su GGR) |
Non applicabile |
Restrizioni pubblicitarie |
Totale (vietate dal 2019) |
Consentite con limitazioni |
Consentite |
Severamente limitate |
Protezione del consumatore |
Alta (autoesclusione, limiti) |
Alta |
Buona |
Alta |
Dimensione del mercato |
Grande (oltre 15 miliardi € annui) |
Tra i più grandi in Europa |
Piccolo ma centrale per operatori |
Ridotto |
La principale forza del sistema italiano sta nella tutela garantita agli utenti. La licenza operativa, infatti, viene assegnata solo a quegli operatori che dimostrano l’applicazione di strumenti antifrode e antiriciclaggio. Crittografia avanzata e controllo dell’identità sono gli esempi più semplici. Il giocatore, inoltre, deve sempre disporre di contatti utili per prevenire patologie come la ludopatia.
Il risvolto negativo della medaglia sta nell’imposizione fiscale. Questa è, difatti, elevata rispetto alla concorrenza e fa sì che il territorio italiano risulti meno conveniente rispetto ad altre opzioni. La complessità burocratica che fiacca l’economia del Bel Paese, inoltre, non fa eccezioni per quanto riguarda le scommesse online. Tutta la pubblicità da parte di concessionari non autorizzati viene, prontamente, censurata.
Stante quanto detto, si comprende che l’Italia occupa una posizione intermedia, che giostra con oculatezza, restrizioni e permissività. Nonostante l’utenza possa contare su un’incrollabile sistema di controlli volti alla sicurezza e al contrasto dell’illegalità, i pressanti controlli possono rendere complessa l’esperienza tanto per i giocatori quanto per gli operatori concessionari.
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