In un intervento all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il presidente brasiliano Lula da Silva ha delineato una proposta alternativa al modello unipolare, definendo i contorni di quella che può essere considerata una dottrina di riferimento per i Paesi del Sud del mondo. La sua visione ha creato un contrasto evidente con le posizioni emerse successivamente nel discorso di Donald Trump, sottolineando la frattura tra l’egemonia occidentale e le aspirazioni dei Paesi emergenti.
La sua proposta si basa su un “multilateralismo realistico” per gestire un mondo sempre più multipolare, insistendo sul fatto che una pace duratura richiede norme condivise e rispetto reciproco. Lula ha inoltre criticato con decisione le ingerenze straniere, i colpi di Stato “morbidi” e le manipolazioni digitali, difendendo la sovranità del Brasile come nazione sovrana e ponte tra le economie avanzate e Paesi in via di sviluppo.
Al centro della riflessione di Lula vi è l’idea di un eccezionalismo latino-americano fondato non sulla forza militare, ma su pace, giustizia e sovranità. Durante il suo discorso, accolto da sei ovazioni, ha affermato con forza che “l’unica guerra legittima è quella contro la fame e la povertà”.
Diante dos olhos do mundo, o Brasil deu um recado a todos os candidatos a autocratas e àqueles que os apoiam: nossa democracia e nossa soberania são inegociáveis. Seguiremos como nação independente e como povo livre de qualquer tipo de tutela ????????
— Lula (@LulaOficial) September 23, 2025
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