Meloni va alla guerra: "La Russia è comunque colpevole"

Il primo ministro italiano si è permessa di fare un’affermazione molto grave e abbraccia in toto la posizione della NATO e USA (com’era ovvio). Cosa sono arrivati ad orchestrare? Incredibilmente questo: «Gli esiti preliminari delle indagini dicono che l'incidente è stato provocato da un missile di difesa anti-aerea ucraino, ma la Russia è comunque responsabile dell’incidente perché è avvenuto a causa della guerra che ha scatenato. La Meloni dice l’identica cosa: “il missile, anche se fosse ucraino, non cambia la sostanza, la Russia è comunque colpevole, la responsabilità di quanto accaduto è tutta russa perché bombarda l’Ucraina”.

Dunque, la signora Meloni ha deciso di “andare alla causa” del missile finito in Polonia. Va bene, ma allora andiamoci del tutto alla causa, fino in fondo, forza e coraggio, andiamo alla causa, sì, ma quella DIRETTA, che sono i bombardamenti dell’Ucraina sul Donbass da 8 anni che in nessun modo si riusciva a fermare. E se andiamo a cercare meglio, caro Signor Primo Ministro, vediamo anche la causa PRIMARIA di tutto ciò che accade e cioè il colpo di Stato a Kiev nel 2014, finanziato e sostenuto da Usa, poi Nato, poi Ue e tutti voi, paesi europei che avete fatto finta di vederci la “rivoluzione della dignità” e avete fatto finta di non vedere i neonazisti all’opera per eseguire il colpo di Stato e poi finiti nella “Operazione Antiterroristica” di Kiev contro il Donbass che dura tuttora, grazie a voi, occidentali che sostenete questo regime nazista ucraino.

Questa è la verità e non come afferma la signora Meloni, inoltre la Russia non “sta sistematicamente distruggendo le infrastrutture civili”, anche questa è una menzogna, la Russia distrugge quelle militari - l’ha sempre dichiarato e dimostrato. Se ci sono colpi verso le abitazioni civili, quelli sono ucraini, ed esattamente i missili antiaerei che partono per contrastare il volo dei missili russi ma poiché questi sistemi antiaerei ucraini sono obsoleti, oramai scaduti finiscono spesso per deviare la traiettoria e colpiscono le case dei civili ucraini, o come abbiamo visto ieri, quando uno è finito in Polonia.

Zelenskij avrebbe dovuto chiedere scusa alla Polonia e ammettere lo sbaglio, ma poiché questo essere spregevole e ambizioso, mente come respira, cerca ad ogni costo di raccogliere col ricatto e la menzogna sempre più soldi e armi per mantenere sempre funzionante la macchina sanguinaria del regime di Kiev che è ancora in piedi solo grazie agli aiuti dell’Occidente.

Ieri durante il G20 hanno fatto parlare Zelenskij per video, ma il suo intervento non sarebbe consentito dalle regole della piattaforma, inoltre a tutti gli intervenuti hanno dato 3 minuti per parlare, a Zelenskij ne hanno dato 20. E senza interromperlo, senza contradditorio, ha fatto un comizio, come amano dire e non permettono i giornalisti ai talk show italiani quando parlano i “filoputiniani” o le rare volte in cui hanno fatto parlare il ministro russo Lavrov o alcuni giornalisti russi. No, a Zelenskij tutto è permesso, è coccolato e trattato come un eroe.

Ma la verità si farà strada, prima o poi, e giungerà a coprirvi di vergogna.

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