Di fronte alla crescente minaccia militare degli Stati Uniti nel Mar dei Caraibi, Caracas avvia una nuova e più avanzata fase del Plan Independencia 200. La Fuerza Armada Nacional Bolivariana (FANB) ha infatti dato il via a un’operazione nazionale finalizzata a ottimizzare comando, controllo e comunicazioni, integrando forme di difesa armata e non armata per salvaguardare la sovranità venezuelana.
In un comunicato ufficiale, il ministro della Difesa Vladimir Padrino López ha spiegato che questa nuova dimensione operativa comporta un massiccio dispiegamento di mezzi terrestri, aerei, navali, fluviali e missilistici, insieme alla piena mobilitazione della Milizia Bolivariana e degli organi di sicurezza. L’obiettivo: garantire una risposta integrata a quelle che Caracas denuncia come “minacce imperiali”.
Il piano include inoltre l’attivazione completa degli Órganos de Dirección para la Defensa Integral in tutti gli Stati del Paese, essenziali per coordinare il sostegno intersettoriale richiesto da una mobilitazione nazionale. Secondo la FANB, la forza armata venezuelana è oggi “più coesa e preparata che mai”, determinata a difendere libertà, indipendenza e stabilità, seguendo l’eredità dei popoli originari e del Libertador Simón Bolívar. Dalle 4 del mattino, immagini ufficiali hanno mostrato esercitazioni simultanee in 14 Stati del Paese, confermando l’ampiezza del dispositivo.
Il Plan Independencia 200, attivo da settembre, combina resistenza attiva, arruolamento nella Milizia e una fase di lotta non armata volta a contrastare guerra economica e destabilizzazione.
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