2 società del Delaware gestiranno i fondi rubati da Guaidó al popolo del Venezuela

2 società del Delaware gestiranno i fondi rubati da Guaidó al popolo del Venezuela

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di Mision Verdad 

17 luglio 2020

 

La politica di spoliazione del patrimonio pubblico del Venezuela, orchestrata dal governo USA, e nascosta sotto l'apparenza della "legittimità" attraverso il governo fake di Juan Guaidó, acquisisce ora forma "legale" mediante vie terze.

 

In una nuova sessione, senza quorum, per vie digitali e con la sola partecipazione di deputati legati a Juan Guaidó, l'Assemblea Nazionale (AN) fake  del Venezuela ha convenuto, giovedì scorso, l'approvazione di un processo di contrattazione di due società, registrate negli USA, per la gestione e utilizzo dei "fondi recuperati" dal "governo di transizione".

 

La fonte delle risorse sarebbero i circa 80 milioni di $ che sono parte degli averi dello stato venezuelano nei conti Citibank negli USA e che sono stati trattenuti, circa 342 milioni di $, che sono stati trasferiti dal governo USA su un conto della Federal Reserve di New York.

 

Questi 80 milioni di $ che ora fanno parte del cosiddetto "Fondo di Liberazione Nazionale" creato da Guaidó, sarebbero gestiti ed amministrati dalle società BRV Disbursement Co. LLC e BRV Administrator Co. LLC., entrambe registrate negli USA come società private.

 

L'annuncio indica che queste società avranno un profitto di 1,3 milioni di $, secondo il contratto approvato dall'ala dei deputati dell'AN che circondano Guaidó.

 

Questo evento costituisce un precedente di uso discrezionale e delegato a società private, non registrate, né collegate, né subordinate alla nazione, rispetto ai beni dello stato venezuelano.

 

Ciò dà per scontato la non esistenza legale del proto-stato, al di fuori del Venezuela, guidato da Guaidó, che non ha una propria rappresentanza giuridica né una struttura finanziaria propria per assicurare le risorse di cui sono beneficiari per arbitrato USA.

 

Risorse senza controllore e con destinazioni diffuse

 

La modalità di spoliazione che viene eseguita con queste azioni passa attraverso la delega di risorse venezuelane a due istanze, una diffusa o inesistente e l'altro di tipo privata.

 

La prima di queste è lo stesso "governo" di Guaidó, che dispone di risorse della nazione senza essere soggetti a nessuna dei poteri di controllo sul suolo venezuelano.

 

In altre parole, non è soggetto né all'Ufficio Controllo Generale (Corte dei Conti) della Repubblica, né allo stesso parlamento venezuelano, al di là dell'entourage di minoranza che circonda il "presidente incaricato", cià che implica l'assenza di tutti i meccanismi di trasparenza e si ignorano tutti i canali regolari previsti dalla legislazione venezuelana.

 

Successivamente, ha luogo la terziarizzazione e privatizzazione nella gestione delle risorse venezuelane attraverso queste azioni, che vengono erette su un "contratto" per il quale il parlamento non ha attribuzioni  da applicare, inoltre, con società che non sono subordinate alle istituzioni di controllo del Venezuela e che, di fatto, non riconoscono il governo legittimo in carica.

 

Tutto ciò sembra dare forma a una sofisticata modalità di spoliazione di beni finanziari nazionali, destinata ad un crogiolo di corruzione.

 

La presunta destinazione proposta per le risorse sarebbe il rafforzamento di "vari programmi" per la "liberazione del Venezuela".

 

Sebbene in teoria circa 35 milioni si impiegherebbero per dotare di attrezzature mediche il paese, è stata anche resa pubblica l'intenzione di utilizzare queste risorse per il "sostegno" dei deputati, il finanziamento della propaganda del "governo di transizione" ed il finanziamento nella "lotta per la democrazia", ??tra altri.

 

È essenziale sottolineare che in questa gestione, fraudolenta e senza regole, delle risorse si aprono anche le possibilità di finanziare attività terroristiche in Venezuela, come quelle che sono fallite, negli ultimi mesi, attraverso incursione mercenarie su vari fianchi delle coste venezuelane.

 

Società registrate in un paradiso fiscale sul suolo USA

 

Recentemente il sito di ricerca venezuelano La Tabla ha rivelato attraverso l'uso di informazioni aperte che le società BRV Disbursement Co. LLC e BRV Administrator Co. LLC (Limited Liability Company o Società a Responsabilità Limitata) sono state recentemente registrate nel Delaware, USA.
 

Il Delaware è un noto santuario fiscale e del riciclaggio internazionale di capitali in quel paese.

 

Secondo La Tabla, queste società hanno solo avuto bisogno, per la loro registrazione, di nominare  un amministratore (agente autorizzato) in rappresentanza dei dirigenti per garantire l'assoluto anonimato, sfruttando tutti gli incentivi legali del Delaware che l'hanno reso famoso come paradiso fiscale, poiché protegge le identità dei rappresentati.

 

Di conseguenza, tali preferenze legali lasciano in situazione diffusa le responsabilità sull'amministrazione di quel denaro.

 

Il media specializzatlo in economia Expansión riferisce al Delaware come un'enclave finanziaria in cui sono registrate oltre 1,3 milioni di entità, rispetto ad una popolazione che non arriva ad un milione di abitanti.

 

Le dimensioni di questo paradiso fiscale dà conto dell'esistenza di centinaia di migliaia di società offshore lì registrate. Un rapporto dell'Osservatorio della Responsabilità Sociale Corporativa di Spagna, che analizza le prestazioni delle società spagnole e le loro pratiche evasive, ha trovato nel Delaware un luogo idoneo per questi illeciti, possibile solo grazie alla sua legislazione statale.

 

Per illustrare questo esempio in modo più preciso, in un unico edificio del Delaware, di un unico piano, cioè nello stesso domicilio fiscale, erano registrate285 mila società.

 

Il 60% dei gruppi della lista Forbes 500 aveva lì domiciliata una qualche società. Tra questi c'erano American Airlines, Apple, Bank of America, Google o Coca-Cola, riporta l'Osservatorio.

 

Come dato aggiuntiva, vale la pena segnalare che la conformazione di una struttura di saccheggio e corruzione aperta delle risorse finanziarie e degli altri beni venezuelani all'estero non ha luogo solo per la discrezionlità del deputato Juan Guaidó. Questo nuovo quadro di situazioni è possibile solo grazie all'impalcatura giuridico ed istituzionale USA.

 

Questa struttura di potere, che ha facilitato l'esecuzione di misure coercitive ed unilaterali contro il Venezuela, continua ad evolversi e favorisce la costruzione di un para-stato.


(Traduzione di Francesco Monterisi)

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