49 morti per le "torture di massa" compiute dagli Emirati Arabi Uniti nelle prigioni dello Yemen

Un articolo rivela le "torture di massa" di yemeniti detenuti nelle prigioni clandestine controllate dai soldati degli Emirati nel sud dello Yemen che hanno provocato 49 morti.

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49 morti per le "torture di massa" compiute dagli Emirati Arabi Uniti nelle prigioni dello Yemen


L'articolo pubblicato sul sito web del canale satellitare del Qatar, Al Jazeera, mette in evidenza che ci sono "27 siti" utilizzati dai militari degli Emirati Arabi Uniti (UAE) per "torturare e abusare sessualmente degli yemeniti".
 
Gli yemeniti detenuti in queste carceri clandestine sono esposti a "brutali tattiche di interrogatorio che includono torture fisiche e psicologiche", secondo la pubblicazione.
 
L'articolo indica che i detenuti hanno subito violenze sessuali da parte delle forze degli aggressori e hanno ricevuto scosse elettriche in parti sensibili del corpo, come l'ascella e il torace.
 
Si aggiunge che anche i soldati appendono i detenuti a faccia in giù, mentre li umiliano e li picchiano con bastoni di legno e acciaio, così come con i cavi elettrici.
 
In alcuni casi, secondo l'articolo, i soldati degli Emirati Arabi privano i detenuti del sonno e li mantengono in piccoli spazi in condizioni igieniche pessime e con circolazione dell'aria limitata.
 
Nel tentativo di farli soffrire di più, i soldato degli Emirati frustano e spargono sale sulle loro ferite. Inoltre, inseriscono i chiodi nelle dita delle mani o nelle unghie dei piedi.
 
La pubblicazione rileva che circa 49 detenuti sono morti a causa della brutalità delle forze degli Emirati Arabi Uniti che accompagna l'Arabia Saudita nella sua aggressione contro lo Yemen.
 
I corpi dei defunto, secondo Al Jazeera, non saranno consegnati ai loro parenti, ma saranno sepolti in cinque siti organizzati come un cimitero.
 
Questo articolo dell'emittente del Qatar conferma sia un rapporto della Associated Press  pubblicato a giugno su presunti atti di tortura perpetrati da membri della coalizione saudita-UAE in una rete di almeno 18 prigioni segrete che quello di Amnesty International dello scorso luglio.
 

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