Consiglio Mondiale della Pace: "La causa delle tensioni in Palestina è l’occupazione!"

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Comunicato del Consiglio Mondiale della Pace

da wpc-in.org


Traduzione di Lorenzo Battisti per Marx21.it



Il Consiglio Mondiale della Pace denuncia con veemenza la brutale escalation di violenza dell’esercito israeliano contro il popolo palestinese a Gerusalemme Est e nel West Bank, che negli ultimi giorni ha causato la morte di molti palestinesi. Sebbene non condividiamo le azioni cieche di vendetta di qualsiasi parte, non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla radice delle tensioni recente nei territori palestinesi, cioè la continua occupazione delle terre palestinesi da parte di Israele e del suo esercito.


Il regime di Israele ha provocato il sentimento dei palestinesi annunciando nuove e severe restrizioni per i palestinesi per i luoghi sacri di Gerusalemme, cosa che ha causato massicce proteste nei giorni precedenti. Il regime di occupazione cerca di diluire le basi del conflitto dentro quello religioso, per coprire i fatti reali sul terreno da decenni.


La sofferenza di milioni di palestinesi nella striscia di Gaza, nel West Bank, a Gerusalemme Est deriva dall’occupazione delle terre palestinesi, dagli insediamenti israeliani, dalle terre confiscate, dal muro di separazione, e dalla quotidiana umiliazione dei bambini e delle famiglie nelle città e nei villaggi palestinesi da parte di un esercito di occupazione.


Il Consiglio Mondiale della Pace denuncia il governi statunitense per il pieno supporto al regime israeliano e parimenti l’ipocrisia dell’Unione Europea che finge di prendersi cura del popolo palestinese, mentre sostiene le azioni di Israele.


Esprimiamo la nostra piena e sincera solidarietà con il popolo palestinese nella sua lotta per porre fine all’occupazione e per la creazione di uno stato indipendente e possibile all’interno dei confini precedenti al 4 Giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale. Chiediamo il rilascio di migliaia di prigionieri politici palestinesi dalle carceri israeliane e il diritto al ritorno per i rifugiati secondo la risoluzione 194 dell’Onu.


Il CMP saluta anche le forze amanti della pace all’interno di Israele che stanno lottando fianco a fianco con il popolo palestinese per mettere fine all’occupazione e con gli stessi obiettivi.


Trasmettiamo il nostro più forte sostegno e solidarietà con il Comitato Palestinese per la Pace e la Solidarietà membro della nostra segreteria e chiediamo ai membri del CMP e agli amici di organizzare proteste contro l’aggressione del regime israeliano e azioni di solidarietà con la giusta causa del popolo palestinese.


La segreteria del CMP

Atene, 25 Luglio 2017

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